Svezia e Norvegia hanno registrato un aumento delle immatricolazioni di auto complessive a gennaio 2025, mentre Tesla ha perso quote di mercato: nel primo Paese, 405 unità, in calo del 44% rispetto a gennaio 2024; nell’altro, 689, giù del 38%. Il motivo? L’immagine della Casa texana avrebbe subìto un colpo nelle ultime settimane, secondo un sondaggio sul sentiment di mercato condotto dal gruppo svedese Novus, riportato dall’agenzia di stampa svedese TT. Oltre al suo forte sostegno al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Musk ha anche espresso opinioni divisive sulla politica in Europa e oltre, attirando critiche dalle capitali, tra cui il primo ministro norvegese.
Dipende da mille fattori
La teoria è semplice: Musk, di destra, danneggia le vendite Tesla perché chi è di sinistra non le compra. Ma priva di fondamento scientifico. Le immatricolazioni del costruttore di Austin variano secondo incentivi dell’azienda, extra bonus, maxi sconti, improvvise campagne. Elon si diverte a far impazzire i cosiddetti esperti di auto e di economia, quelli che non hanno previsto un bel niente né sulle crisi globali né sui flop dell’auto elettrica in Europa né sulla Cina che divora l’Ue automotive. Storicamente, in ogni trimestre, nei primi due mesi Tesla va al rallentatore, l’ultimo mese a mille. Poi, eccezion fatta per la Cina (dove Tesla fa boom), nel resto del mondo le elettriche si vendono poco.

Una lagna
La verità è che ormai assistiamo a una lagna mediatica. Stessa cosa in California, dove Tesla cede. Flessione esacerbata dal coinvolgimento del CEO Elon Musk nelle elezioni statunitensi, si dice. “Le cose non stanno andando così bene per Tesla nel Golden State. Il predominio di Tesla nel mercato dei veicoli elettrici continua a vacillare poiché il marchio ha registrato il suo quinto calo trimestrale consecutivo delle immatricolazioni”, ha affermato la California New Car Dealers Association in un rapporto pubblicato il 31 gennaio. Tuttavia, il crossover Model Y ha continuato a essere il veicolo più venduto nello stato, con circa 129.000 unità vendute lo scorso anno. La berlina Model 3 è arrivata seconda, con circa 53.000 auto consegnate. Gli alti tassi di interesse e un’economia incerta hanno danneggiato l’accessibilità dei veicoli elettrici.