VinFast fa marcia indietro: le sue auto costeranno una fortuna

VinFast cambia strategia sui prezzi di listino, letteralmente stravolti: chi intendeva diventarne cliente dovrà prestare attenzione.
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Qualcosa non ha evidentemente funzionato in VinFast. La Casa vietnamita costituisce una delle realtà più promettenti nel mondo automotive. Con un impero alle spalle, ha saputo subito mettere la quinta, ottenendo una quotazione pazzesca in Borsa. Un signor punto di partenza, capace di richiamare ancor maggiore l’attenzione del pubblico generalista. Che oggi desidera saperne sempre di più sul suo conto, anche se adesso il discorso cambia. Difatti, una problematica è emersa nel recente periodo, inerente alle batterie.

VinFast perde un valore aggiunto della sua offerta commerciale: farà come tutte le altre Case europee

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Già, le stesse batterie sulle quali la compagnia aveva optato in favore di una strategia controcorrente, almeno rispetto al mercato occidentale. Perché il noleggio è una formula piuttosto diffusa in Oriente, molto meno qui da noi, in Europa così come nelle Americhe. Con una mossa a sorpresa, VinFast ha cambiato idea in Olanda, dove attualmente si limita la sua attività nel Vecchio Continente.

Invece di continuare a prevedere il noleggio degli accumulatori, ha stabilito di integrarli. Su quali siano le effettive ragioni del dietrofront non è dato stabilirlo con assoluta certezza. Dal quartier generale hanno evitato di fornire delle delucidazioni, il che apre a mille teorie, alcune anche piuttosto azzardate, a dire la verità.

La tesi favorita vuole che VinFast abbia accusato delle criticità nella sostituzione di unità scariche con quelle cariche. Tuttavia, ci muoviamo nel campo delle supposizioni e, pertanto, vi invitiamo ad accoglierle in quanto tali. Comunque sia, il noleggio aveva il vantaggio di ridurre in misura significativo il prezzo di listino a carico dei guidatori, messi nella posizione di scegliere l’unità a loro più congeniale.

Ora, la situazione muta in maniera drastica. Lo si percepisce soprattutto nel caso della VF8 entry level, la quale, da 44.350 euro, passa a costare 53.900 euro. Unita nota positiva, la sostituzione del precedente accumulatore da 82 kWh netti con uno da 87,7 kWh, per un’autonomia 471 km nel ciclo WLTP.

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