È tutto vero. Ciò che all’inizio dell’anno sembrava una mera voce di corridoio, soggetta a smentite, si rivela molto di più. Con il primo teaser, Volvo comunica di avere in serbo il primo minivan, che sarà presentato il prossimo 12 novembre, quando apriranno gli ordini in Cina, sede della società madre Geely. Il nome del veicolo è, nel frattempo, già noto: si chiamerà Volvo EM90 e dall’immagine pubblicata sui canali ufficiali rispecchierà i canoni del segmento, un “salotto scandinavo in movimento”.
Volvo EM90: il primo teaser del minivan
Il mezzo metterà a disposizione parecchio spazio per la vita di ogni giorno, con uno stile nelle corde del brand. Che non dovrebbe lesinare qualche spunto accattivante, avente lo scopo di distinguerla dalla concorrenza. Nei mesi a venire saranno rilasciate ulteriori immagini, ma focalizziamoci sulla gustosa anteprima.
Il primo particolare che salta subito all’occhio è il tetto apribile panoramico degli occupanti del sedile posteriore, insieme a un pezzo di vetro ben più piccolo per il conducente e il passeggero anteriore.
Inoltre, da classica minivan, le portiere scorrevoli appaiono di dimensioni piuttosto importanti. Il monovolume ritratto sembra avere i crismi adatti ad accogliere tre file di sedili, anche se potremo affermarlo senza timore di smentita solo in seguito a una comunicazione ufficiale.
Noto è il sistema di alimentazione: la Volvo EM90 sarà a trazione 100 per cento elettrica, per la soddisfazione degli ambientalisti. Il resto è confinato a mere voci di corridoio, compresa l’adozione della stessa piattaforma della cugina Zeekr 009. A renderla un’ipotesi plausibile (o, forse, dovremmo dire probabile) è l’appartenenza allo stesso conglomerato.
Ne deriverebbe un considerevole risparmio economico, a vantaggio del margine di profitto. E poi dei dettagli richiamano parecchio la 009. Quest’ultima, lo ricordiamo, dispone del pianale SEA ed è in grado di sprigionare una potenza di 398 kW, per uno scatto da 0 a 100 km/h in quattro secondi e mezzo, mentre la batteria da 140 kWh assicura un’autonomia di 822 km nel CLTC.