Xpeng e BP Pulse: alleanza colonnine elettriche da paura in Cina 

Xpeng e BP Pulse hanno aperto le reti di ricarica l’una all’altra in Cina. 
Xpeng e BP Pulse hanno aperto le reti di ricarica l'una all'altra in Cina. 

Maxi alleanze per diventare ancora più forti: è la strategia del Dragone, vedi la cinese Xpeng e la britannica BP Pulse. Che hanno aperto le reti di ricarica l’una all’altra in Cina. Il produttore cinese di NEV Xpeng e il fornitore inglese di stazioni di ricarica BP Pulse hanno firmato un memorandum d’intesa (MOU) in Cina, aprendo le reti di ricarica l’una all’altra. Segue un accordo simile firmato tra Xpeng e Volkswagen, riferisce carnewschina. Questi passaggi hanno consentito a Xpeng di fornire ai clienti circa 40.000 colonnine di ricarica in 420 città in tutto il Regno di Mezzo. 

Super rete

Il 14 gennaio, Xpeng e BP Pulse hanno annunciato la firma di un memorandum d’intesa. Di conseguenza, la loro rete congiunta ha raggiunto oltre 30.000 colonnine di ricarica in 420 città in tutta la Cina. Xpeng gestisce 1.790 stazioni di ricarica con 9.070 colonnine in Cina. E BP Pulse ha circa 23.000 colonnine. Inoltre, Xpeng e BP Pulse esploreranno una cooperazione approfondita nei campi della promozione del marketing, dell’accumulo fotovoltaico, del rifornimento di energia. Dopodiché, siccome ogni stazione ha due prese, i punti di ricarica sono il doppio.

Xpeng e BP Pulse hanno aperto le reti di ricarica l'una all'altra in Cina. 

Ue molto indietro

Tenendo presente la crescita delle vendite di Xpeng dopo il lancio sul mercato delle berline Mona M03 e P7+, questa spinta è fondamentale per fornire ai nuovi clienti un numero sufficiente di caricabatterie. Xpeng ha stazioni di ricarica S4 in Cina con una potenza di picco di 480 kW e una corrente di 670 A. L’azienda afferma che queste stazioni possono caricare 200 km di autonomia in 5 minuti. A settembre 2024, ha iniziato a installare stazioni di ricarica S5 in tutta la Cina con 800 kW e 800 A. Secondo la Casa, questa stazione carica 1 km al secondo. Invece, l’Ue è molto indietro (anche l’Italia): poche colonnine e lente. Ecco perché le elettriche da noi non vendono. Non è un caso che aziende Ue vadano in Cina a fare i migliori affari

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