Caos multe da nuovo Codice della Strada sui mass media: regna la fake news sull’alcolock (blocca il motore se hai bevuto alcol). Primo, per chi prende multe da alcol, non c’è nessun alcolock da montare subito. Il sanzionato dovrà montarlo in futuro, non si sa quando. Motivo: serve tempo al ministero delle Infrastrutture per dire questo strumento come dev’essere, le caratteristiche. Quanto tempo? Nessuno lo sa. C’è un termine indicativo non perentorio che conta zero. L’obbligo di alcolock scatta subito appena prendi una multa per alcol? No, è una seconda fake. In realtà, scatta solo oltre 0,8 grammi di alcol per litro di sangue. Se, come e quando il decreto arriverà (fra sei mesi? un anno? due anni?), allora se ne riparlerà. La riforma del Codice del 2010 prevedeva 100 decreti attuativi entro sei mesi: si attendono tuttora 90 decreti. Fate voi.
Codici unionali: tutto vero
Sulla patente (rilasciata in Italia) di chi commette reato (tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l e superiore a 1,5 g/l) vengono apposti i codici unionali: 68 “LIMITAZIONE DELL’USO – Niente alcol“; 69 “LIMITAZIONE DELL’USO – Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo alcolock”. Quindi, zero alcol, tipo neopatentato. Questo sì che è realtà. Ma l’alcolock non c’è.
Una volta che l’alcolock arriverà, come spiega Confarca, il guidatore, che circola in Italia, prima di accendere il veicolo deve soffiare nell’apparecchio. Se viene rilevato un tasso alcolemico nel fiato, il veicolo non si avvia. Il conducente che circola su strada in condizioni diverse da quelle indicate dai medesimi codici unionali (tasso alcolemico tra 0,1 e 0,5 g/l), è soggetto alle sanzioni stabilite dall’art. 125 commi 3 e 5 (multa di euro 158 e sospensione della patente da uno a sei mesi). Le stesse sanzioni, in misura doppia, si applicano quando lo stesso titolare circola (con tasso alcolemico tra 0,1 e 0,5 g/l) alla guida di un veicolo a motore sprovvisto del dispositivo alcolock, o con dispositivo alterato, manomesso, non funzionante o dal quale siano stati rimossi i prescritti sigilli apposti al momento dell’installazione.
Le sanzioni di cui all’art. 186, comma 2, lettera A (oltre 0,5 e fino a 0,8 g/l), B (oltre 0,8 e fino a 1,5 g/l) e C (superiore a 1,5 g/l), sono tutte aumentate di un terzo se la violazione è commessa da chi ha già l’indicazione dei citati codici sulla patente o raddoppiate se il conducente manomette o rimuove l’alcolock o i relativi sigilli. A questo riguardo, sembra che tali aumenti (del terzo o del doppio) riguardino sia le sanzioni pecuniarie sia quelle detentive previste alle lettera B (oltre 0,5 e fino a 0,8 g/l) e C (oltre 1,5 g/l).
Alcolock in futuro
L’alcolock dev’essere installato a spese del conducente e deve essere funzionante. Con decreto del ministro delle Infrastrutture, da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione (termine non perentorio, sono determinate le caratteristiche del dispositivo di blocco, le modalità di installazione e le officine autorizzate al montaggio dello stesso. Ogni dispositivo deve essere munito di un sigillo che ne impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione. Il dispositivo tipo alcolock è in vigore da anni in diversi Paesi. Nella maggior parte dei Paesi europei è presente sui mezzi pesanti e commerciali. La Svezia è stata la prima ad adottarlo per il trasporto pubblico. In Finlandia esiste da un ventennio (2005) anche sui mezzi pubblici. In Olanda è stato sperimentato nel quinquennio 2011-2016, ma poi non è stato utilizzato. In Francia sono circa 1500 i conducenti sottoposti al vincolo. Negli Stati Uniti oltre 400.000 veicoli ne sono dotati, anche se gli incidenti causati dall’abuso di alcol continuano a crescere.