Alfa Romeo custodirà l’impronta classica dell’abitacolo, senza schermi giganti

Alfa Romeo

Alfa Romeo è un marchio di nobile storia e, come tutti quelli dal passato glorioso, deve onorare la tradizione, senza però privarsi di quei cambiamenti, talvolta modaioli, che potrebbero snaturarne l’essenza. Un’impresa difficile. Per salvaguardare le specificità aziendali, a volte sono richiesti complessi equilibrismi o scelte controcorrente e radicali. Cose, insomma, che possono generare pareri discordanti.

Sono fresche le dichiarazioni dell’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato, rilasciate ad Autocar, in merito all’abbuffata di tecnologia digitale verso cui stanno virando altri marchi, come BMW e Mercedes-Benz. Qui il manager del “biscione” è stato chiaro: “I nostri clienti non cercano schermi di infotainment larghi un metro nelle loro auto o 200 sistemi di assistenza digitale da accendere e spegnere”.

Poi ha aggiunto: “Avremo sicuramente il cannocchiale e avremo un display centrale più ampio di quello attuale, a seconda della vettura, ma senza eccessi. Mi piace anche l’idea di un head-up display più grande”. Non ci sarà, quindi, un abbandono alle nuove sirene digitali, perché Alfa Romeo vuole continuare a giocare coi suoi punti di forza storici ed attuali.

Alfa Romeo

Nessuno stravolgimento e nessun festival di display, nell’abitacolo, ma solo qualche adattamento alla moda dei tempi. Il focus continuerà ad essere il conducente e il piacere di guida, nell’accezione classica del termine, perché l’automobile non è uno smartphone su quattro ruote, come qualcuno vuole farla diventare. Questo non significa che le Alfa Romeo del futuro saranno indietro sul piano tecnologico: tutt’altro.

Del resto, non è un maxi schermo a effetto discoteca che fa di un veicolo un veicolo all’avanguardia. Il marchio del “biscione” vuole solo custodire bene la migliore tradizione, senza cedere ai trendy meno utili in termini di godevolezza e piacere di guida. Le sue auto, del resto, sono state progettate sempre in funzione delle emozioni del conducente. I modelli futuri di Alfa Romeo dovranno continuare ad offrire questo, per custodire la loro personalità.

Ciò non significa rifiutare le novità, ma fare in modo che l’innesto di tecnologie secondarie, come i comandi digitali, avvenga nel modo meno invasivo. La scelta di continuare a puntare sul cruscotto con design a “cannocchiale” rientra in questa filosofia. Un’azienda leader deve avere la forza di non piegarsi alle mode, sapendo però che per vincere la sfida del futuro, le rinunce a ciò che tira sul mercato possono essere compensate soltanto dalla capacità di interpretare al meglio le proprie specificità, con ingegnerie d’eccellenza e con qualità di riferimento. Lo stile farà il resto. I vertici dell’Alfa Romeo lo sanno benissimo.

Faro Giulia
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