L’Alfa Romeo Milano è stata ribattezzata Junior dopo cinque giorni dalla presentazione ufficiale, una decisione presa a seguito delle polemiche scatenatesi attorno al suo nome. Il governo italiano aveva dichiarato l’auto “illegale” perché portava il nome di una città italiana, mentre il modello è in realtà prodotto nello stabilimento Stellantis di Tychy, in Polonia. Questo, secondo una legge italiana del 2003, è illegale in quanto non si tratta di un vero prodotto “Made in Italy”, come si potrebbe pensare dal nome.
L’Alfa Romeo Milano diventa Junior, ma non è la prima volta che questo nome viene sostituito
La casa automobilistica italiana ha deciso di evitare problemi prevenendo ulteriori attriti con il governo italiano. Subito dopo il lancio del B-SUV, il ministro Urso ha criticato la decisione di produrre la Milano in Polonia, facendo allusioni ad una possibile violazione della legge sui prodotti “Italian sounding”, ovvero prodotti che hanno un nome italiano ma sono realizzati fuori dal paese.
I dirigenti di Alfa Romeo e Stellantis hanno quindi deciso di modificare il nome del modello entry level della gamma, ringraziando anche il ministro Urso della pubblicità gratuita. Ma non è la prima volta che il nome “Milano” viene sostituito da Alfa Romeo. Quando fu lanciata la Giulietta, infatti, si era inizialmente deciso di chiamarla con il nome proprio di Milano. L’auto venne quasi commercializzata con quel nome e, a dimostrazione di ciò, esistono foto della Giulietta chiamata Milano.
Alla fine del 2009, però, quando le foto ufficiali furono diffuse alla stampa, il nome Milano fu sostituito dal nome Giulietta. In questo caso però non ci furono controversie con il governo. L’Alfa Romeo decise di chiamare la sua auto Giulietta, riprendendo il nome già utilizzato in precedenza per la Giulietta del 1955 e per quella del 1977. Infine, il nome Milano è stato utilizzato anche per una terza Alfa Romeo, il modello 75, che per il mercato statunitense fu utilizzato proprio il nome “Milano”. Per come sono andate le cose, Alfa Romeo ci penserà due volte prima di utilizzare nuovamente questo nome in futuro.