Anche se non ha raggiunto le stime della vigilia, una rara BMW M1 del 1981 è stata battuta all’asta a prezzo record da RM Sotheby’s a Miami. A passare di mano è stato l’esemplare con telaio WBS59910004301424. Per aggiudicarsi il prestigioso lotto, un anomimo acquirente ha sborsato la bellezza di 742 mila dollari, pari col cambio odierno a 684 mila euro. A questa cifra si è fermata la corsa al rialzo fra i contendenti.
Una delle caratteristiche speciali dell’auto passata di mano è la verniciatura in argento metallizzato Polaris: solo 3 dei 399 esemplari stradali furono costruiti con questa finitura. Ben conservata e mantenuta coscienziosamente, la BMW M1 ceduta all’asta in Florida aveva 10.688 miglia al momento della catalogazione. La sua nascita risale al 23 febbraio 1981. Gli interni, ben dettagliati, conservano i caratteristici sedili in pelle nera con inserti in tessuto. Ricca la documentazione che accompagna il gioiello appena venduto.
Consegnata, da nuova, in Francia, la supercar in esame finì poi in Giappone, dove rimase per più di 20 anni, prima di essere acquistata ed esportata in Belgio nel 2006. Dieci anni dopo fece il suo sbarco negli Stati Uniti, per fare la gioia di un nuovo acquirente. Lo stesso che negli scorsi giorni ha deciso di rimetterla in vendita.
Spinta da un motore a 6 cilindri in linea da 3.4 litri di cilindrata, con lubrificazione a carter secco, la BMW M1 è una granturismo a motore centrale che sviluppa 277 cavalli di potenza massima e 330 Nm di coppia, su un peso a vuoto di 1300 chilogrammi. L’unità propulsiva, progettata dal reparto Motorsport della casa bavarese, deriva da quella della coupé 635 Csi, ma è resa ancora più performante dall’adozione della distribuzione bialbero a 24 valvole e di uno specifico impianto di alimentazione e accensione. Bello il suo ruggito.
Il quadro prestazionale è all’altezza, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 5.6 secondi e una punta velocistica di 262 km/h. Lo stile della carrozzeria in vetroresina porta la firma di Giugiaro, che ne ha fatto uno dei suoi più grandi capolavori. Per il telaio si scelse un traliccio tubolare con rinforzi in lamiera ricalca quello dei bolidi da corsa e garantisce un’ottima robustezza strutturale.
Fonte | RM Sotheby’s