La Bugatti Bolide è un gioiello tecnologico della casa di Molsheim. Questa hypercar è in perfetta sintonia con le performance estreme. Ecco perché il suo debutto è avvenuto sulla pista della Sarthe, lo scorso anno, in occasione della centesima edizione della 24 Ore di Le Mans. Per una “belva” del genere ci vogliono freni straordinari.
Giusto per dare alcune misure, ricordiamo che il modello si giova della spinta di un motore W16 quadriturbo da 8.0 litri, con 1600 cavalli al servizio del piacere. La sua magia ingegneristica è racchiusa in un corpo in carbonio ottimizzato dal punto di vista aerodinamico. Al top è pure la scocca, che rispetta i più alti standard FIA.
Sublime il quadro prestazionale, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.17 secondi, da 0 a 200 km/h in 4.36 secondi e da 0 a 300 km/h in 7.37 secondi. La velocità massima supera i 500 Km/h. Roba da lasciare senza parole. Una purosangue senza compromessi come la Bugatti Bolide aveva bisogno di un impianto frenante al top.
Per andare a colpo sicuro, la casa alsaziana si è rivolta agli specialisti italiani della Brembo, che hanno sviluppato per lei il più grande sistema frenante carbonio-carbonio mai prodotto dal marchio. Facile intuire la complessità del lavoro dietro l’incredibile risultato finale, che ha consegnato all’hypercar transalpina un prodotto assolutamente unico in termini di tecnologie e performance.
Dopo due anni di impegnativi test di sviluppo ha preso forma un impianto carbonio-carbonio pari, a livello ingegneristico, a quelli dei prototipi LMh/LMDh e delle monoposto di Formula 1. La potenza frenante generata dalla Bugatti Bolide è unica nel suo genere.
Davanti ci sono due pinze monoblocco a otto pistoncini, entrambe dotate di quattro pastiglie da 25 mm ad alte prestazioni, che mordono straordinari dischi in carbonio da 390×37,5 mm. Al posteriore operano invece due pinze monoblocco a sei pistoncini, anche qui con quattro pastiglie ad alte prestazioni (anche se leggermente più sottili), che incidono su grandi dischi in carbonio da 390×34 mm.
Ecco le parole di Mario Almondo (CEO di Brembo): “Sviluppare l’impianto frenante per la Bugatti Bolide è stata una sfida unica e molto entusiasmante. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto”. Oltre che molto efficace, nell’ottica del rallentamento del mezzo, il sistema è pure particolarmente leggero: ciascun disco pesa infatti meno di 3.2 chilogrammi.
Straordinaria la resistenza al fading: ciò consente prestazioni costanti anche in condizioni estreme. Brembo ha seguito per la Bugatti Bolide un approccio olistico, per garantire la migliore integrazione con l’intero sistema auto. L’esito degli sforzi è stato molto fruttuoso. Chapeau!
