Quale sarà il futuro della Fiat 500 con motore a combustione interna? Ciò che è certo è che i prossimi mesi saranno fondamentali per la piccola city car italiana. Questo a causa delle nuove normative europee, che richiedono a tutte le auto prodotte a partire dal 6 luglio 2024 di essere equipaggiate con specifiche tecnologie, di cui la Fiat 500 termica non dispone.
Il futuro della Fiat 500 con motore a combustione interna è incerto a causa delle nuove normative europee
La prima opzione, e anche la più rischiosa, è la “pensione”. Ciò significherebbe puntare esclusivamente sulla sua gemella elettrica, ma in questo modo la casa automobilistica rischierebbe di perdere migliaia di clienti e un’importante fetta di mercato. Il problema è che la city car a batteria non sta riscuotendo molto successo, come dimostra la decisione di Stellantis di estendere fino ad agosto 2024 la cassa integrazione per i dipendenti di Mirafiori. Le vendite di 500e sono sempre più in calo e, di conseguenza, la produzione presso lo stabilimento di Torino è molto limitata.
La seconda opzione prevede l’aggiornamento del motore a combustione interna della Fiat 500 per renderla conforme alle normative europee, ma si tratta di un’opzione a cui Stellantis pare non interessare. In sostanza, si tratterebbe di una strategia simile a quanto vista con la Fiat Panda, diventata Pandina, che ora rispetta le nuove normative e potrà continuare ad essere prodotta presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco.
La terza opzione, quella più probabile secondo le ultime parole di Carlos Tavares, è quella di adattare l’attuale versione elettrica proponendo un nuovo motore ibrido. Nelle scorse settimane l’amministratore delegato del Gruppo ha annunciato un investimento di 100 milioni di euro nella nuova 500e, che sarà aggiornata con una nuova batteria più economica, ma con più autonomia. In questo investimento dovrebbe rientrare anche una versione ibrida, che verrà realizzata proprio partendo dal modello elettrico. Le novità potrebbero arrivare il prossimo 4 luglio in occasione dell’anniversario del modello. Tuttavia, questa opzione richiede diverso tempo e potrebbe arrivare sul mercato soltanto nel 2026. Cosa decideranno Stellantis e Fiat in merito lo dirà soltanto il tempo.