Ciccio: conoscevate il calzolaio siciliano che fece le scarpe alla Ferrari?

Ciccio di Cefalù

Nel cuore di Cefalù, perla turistica della Sicilia, è nata e si è spenta una leggenda: Ciccio, al secolo Francesco Liberto, un artigiano dal talento senza confini. Lui mise le scarpe ai piedi di alcuni dei più grandi campioni dell’automobilismo mondiale. Fu anche fornitore ufficiale della Scuderia Ferrari.

L’avventura terrena di questo geniale personaggio cominciò il 19 febbraio 1936, quando venne alla luce nella pittoresca località normanna. La sua infanzia fu molto travagliata, perché rimase orfano a soli 6 anni, affrontando la fame fisica e periodi difficili. Le umili origini e le disavventure patite non fermarono la sua ascesa verso la notorietà internazionale.

Ancora bambino, Ciccio iniziò a lavorare come calzolaio nella bottega dello zio, dove si fece largo con una curiosità innata e l’ambizione di apprendere i segreti dell’arte calzaturiera. Il suo cuore si infiammò con il rombo delle auto da corsa che sfrecciavano alla Targa Florio.

Fu durante l’incontro fortuito con Ignazio Giunti, uno dei protagonisti di quella sfida epica, che Ciccio ebbe l’opportunità di dimostrare la sua abilità. Lui seppe sfruttare al meglio il treno, lasciandosi verso il successo. In quella circostanza creò la prima scarpa da corsa. Fu l’inizio di una rivoluzione.

Il suo nome iniziò a diffondersi rapidamente nel mondo delle corse. Nel 1968, Vic Elford affidò a lui il compito di creargli le calzature da gara. Con le sue scarpe ai piedi vinse la Targa Florio di quell’anno, su una Porsche 907-8. Il successo si moltiplicò: molti altri piloti famosi si avvicinarono a lui per ottenere le sue creazioni uniche. Il talento di Ciccio lo portò persino ad essere il fornitore ufficiale della Scuderia Ferrari.

Le sue calzature furono indossate da campioni come Niki Lauda, Mario Andretti, Emerson Fittipaldi e molti altri ancora. Ogni paio di scarpe era una vera opera d’arte, curata nei minimi dettagli. Alcune di esse furono decorate da Franco Cheli, rinomato docente dell’Accademia di Brera.

La fama di Ciccio raggiunse proporzioni globali, tanto che le sue creazioni trovarono dimora in quattro importanti musei, inclusi quello Ferrari di Maranello e il Deutsches Ledermuseum in Germania. Presente anche nel Dizionario della Moda, qualche anno fa questo straordinario personaggio fu inserito nell’elenco dei beni immateriali dell’umanità dell’Unesco. Il 1° gennaio 2023 è venuto a mancare.

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