La Cina sta rapidamente conquistando il settore automobilistico. Sembra passato un secolo da quando le sue produzioni facevano fatica a ottenere successo. Con l’avvento dell’era elettrica, però, il panorama è cambiato radicalmente. Questo merito è da attribuire alla massiccia campagna di investimenti promossa da Pechino, che ha portato a risultati straordinari. Sebbene molti dei modelli presentati finora cerchino di attirare l’attenzione del pubblico, è sbagliato generalizzare. In realtà, in questo grande Paese asiatico sono capaci di creare supercar di incredibile potenza.
Cina: la supercar elettrica che crea apprensioni alla Tesla Model S Plaid

HiPhi, o Human Horizons, sfida i pregiudizi con un’hypercar che raggiunge una velocità massima di 300 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 2 secondi. In teoria, la Tesla Model S Plaid copre lo “zerocento” in 1,99 secondi con i suoi 1.020 CV. D’altro canto, la HiPhi A (nome assegnatole) vanta 1.287 CV o 1.306 CV. Quindi, a seconda del peso del veicolo, potrebbe accelerare ancora più rapidamente della sua rivale statunitense, che fra pochi giorni svelerà la versione definitiva del pick-up Cybertruck.
Il nome HiPhi è un riferimento ad Apollo e al produttore omonimo di supercar elettriche, uno dei principali partner del costruttore. Apollo stessa ha lavorato su modelli di estrema ambizione, come Intensa Emozione e Project Evo. Oltre alla potenza mostrata su strada, il modello fabbricato in Cina offre anche caratteristiche aggiuntive. Dispone di ammortizzatori adattivi, sterzo posteriore e un sistema di manovrabilità e frenata rivoluzionario sulla carta.

Per chi non si accontenta del pacchetto base, ci sono opzioni extra disponibili, come rivestimenti personalizzati, un sistema intelligente di assistenza alla guida con 34 sensori (Lidar incluso) e un sistema audio Meridian con 23 altoparlanti. L’architettura elettrica è di 800 Volt, mentre la batteria può scaricare fino a 1.500 kW. Il prezzo è un segreto ben custodito, ma si prevede che superi facilmente la soglia dei 100 mila euro. Nel frattempo, le realtà europee cercano di sfruttare le sinergie con la Cina: Stellantis insegna, entrata nel capitale azionario di Leapmotor.