In Europa ci sarebbe qualche dato sui consumi che è un po’ troppo generoso. Sarebbe significativo il divario tra i dati su consumi e autonomia dichiarati dai costruttori automobilistici e le prestazioni reali dei veicoli verificati nelle città europee. A dirlo è un recente rapporto della Commissione Europea, che ha analizzato i dati di oltre 600.000 auto e furgoni.
Secondo questo ampio rapporto, i veicoli a benzina consumano in media il 23,7% in più di quanto dichiarato nel ciclo di test WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure). I diesel si attestano al 18,1% di differenza. Parliamo di percentuali comunque ampie e preoccupanti rispetto alle informazioni in possesso dei consumatori. La discrepanza, inoltre, è ancora maggiore per i veicoli ibridi plug-in (PHEV), che consumano in media il 3,5 volte più del carburante rispetto ai valori delle “misurazioni ufficiali”.
I dati rilevati evidenziano, quindi, un problema significativo con l’attuale sistema di test WLTP. Il sistema di “armonizzazione globale delle misurazioni” non sembra più riflettere accuratamente le condizioni di guida reali. I proprietari di tutto il mondo lamentano da tempo tale discrepanza, e il rapporto della della Commissione conferma queste preoccupazioni.
In Ue è stato recentemente introdotto, nel 2021, un nuovo dispositivo di monitoraggio del consumo di carburante a bordo (OBFCM) obbligatorio per tutti i veicoli venduti in Europa. I dati di questi dispositivi sono stati utilizzati per compilare il rapporto, che evidenzia la necessità di un nuovo standard più realistico.
Il ciclo di test EPA utilizzato negli Stati Uniti, ad esempio, sarebbe più accurato del WLTP. Non solo fornisce una stima più realistica dell’efficienza di un veicolo, ma è anche possibile superare i dati ufficiali per alcuni modelli. Tale eventualità è praticamente impossibile con i valori WLTP, che vengono raggiunti solo in condizioni di laboratorio e non replicabili nella realtà. Tale sistema arriva nel 2017 dopo che non veniva aggiornato dal 1997. Già oggi si notano i primi problemi e i primi divari della misurazione europea.
Dovendo puntare a un certo livello di consumi, le case automobilistiche potrebbero doversi adeguare a nuovi standard restrittivi per rientrare nelle misurazioni più “realistiche”. Le nuove misure in arrivo, dunque, potrebbero avere un impatto significativo sul mercato automobilistico europeo nei prossimi anni, spingendo le case automobilistiche a produrre veicoli più piccoli, leggeri ed efficienti. È tutto da vedere.