Una Datsun 240Z è stata trasformata in auto elettrica, installando sotto la carrozzeria un motore Tesla. Per completare in chiave esotica il pacchetto, anche il look è stato rivisto in modo pesante. La revisione stilistica è avvenuta con l’estro creativo di Ash Thorp, illustratore di veicoli che ha lavorato anche per il film Batman. Ovvio che il risultato, viste le premesse, fosse appariscente.
Nell’elaborazione grafica, il celebre autore, non si è focalizzato sui soli aspetti estetici, ma ha cercato di miscelare al meglio questi ultimi con i bisogni funzionali. Partner del progetto è stato Carlos Pecino, di Make Haste Corp, azienda che si occupa di design automobilistico. La collaborazione si è tradotta in un progetto che ha saputo guadagnare l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori nei contesti ambientali in cui la vettura è stata offerta alla visione del pubblico, nella dimensione materica.
Lo sviluppo della carrozzeria lascia trapelare la provenienza del modello, ma in un quadro dialettico completamente diverso. In questa veste, la Datsun 240Z modificata si offre agli sguardi con un look molto più appariscente rispetto alla versione standard. Del resto è nata per stupire, senza tuttavia cedere a stravaganze eccessive. Qui ci sono dei forti slanci creativi, ma il gusto non è stato buttato al macero. Al di là della revisione stilistica, la novità più importante dell’esemplare di cui ci stiamo occupando è la sostituzione del motore endotermico originale con un’unità alla spina firmata Tesla.
Si tratta di un cuore mutuato dalla Model S, disposto sull’asse posteriore, che sviluppa una potenza massima di 299 kW, pari a circa 407 cavalli. A dispetto della sua natura di auto elettrica, generosamente dotata sul piano energetico, gli autori di questa singolare Datsun 240Z sono riusciti a contenere il peso ad un livello particolarmente basso: 1133 kg a secco. Non ci vuole molto a capire come le performance, specie in termini di accelerazione e ripresa, siano molto più incisive rispetto a quelle di partenza.
Fonte | Carscoops