Dodge Viper SRT-10: l’auto analogica dura e pura

Dodge Viper SRT-10
Screen shot da video Motorvision Deutschland

La Dodge Viper SRT-10 è un’auto per nostalgici, che amano le emozioni della vecchia scuola. Qui si condensa un modo di fare auto che, purtroppo, appartiene al passato. Su questa sportiva statunitense l’elettronica è marginale, per non inficiare il rapporto puro e viscerale col mezzo. Certo, la sicurezza non è paragonabile a quella delle vetture più recenti, dotate di molte reti di protezione, ma gli stimoli sensoriali sono più genuini, anzi acqua e sapone. Qui la potenza è tutta in mano al pilota, che deve saper gestire le sue reazioni da cavallo di razza. Il rombo è corposo: roba che le auto elettriche, pur se dotate di sistemi sonori digitali, possono soltanto sognare.

Questa è un’auto dura e pura. Basta guardarla per capire di che pasta è fatta. Perché la Viper SRT-10 ostenta dei muscoli degni del suo carattere, perfettamente allineato alla tradizione americana. Nell’opera suprema di Dodge le note tipiche delle muscle-car d’oltreoceano sono magnificamente interpretate, facendone l’icona di quella cultura motoristica. Il cofano, lungo e cattivo, annuncia al mondo le sue intenzioni, confermate dal mastodontico 10 cilindri in alluminio da 8.3 litri, pronto a concedersi con grande generosità.

Questo motore è più evoluto rispetto ai classici “aste e bilancieri” della scuola a stelle strisce, ma l’elevata cubatura e la coppia vulcanica hanno un marchio unico, che profuma del mondo scoperto da Colombo. La potenza specifica non lascia a bocca aperta, ma i 510 cavalli a 5.600 giri si fanno sentire con forza. A qualsiasi regime si hanno delle riprese pronte e vigorose, a prescindere dalla marcia inserita. Anche l’accelerazione si manifesta con impeto, come raccontano i 3.9 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo.

L’approccio genuino rende esplosiva la manifestazione della verve della Dodge Viper SRT-10, consentendo ripetute oscillazioni della coda. Nei percorsi sinuosi si può giocare con i sovrasterzi, anche se è la pista lo scenario più idoneo per tentare di domare questo purosangue imbizzarrito, sempre che se ne sia capaci. La velocità massima tocca i 314 km/h, ma non è il limite estremo a regalare le soddisfazioni migliori.

Sono le strade larghe e scorrevoli il suo terreno d’elezione, da assaporare ascoltando il battito del metallo pulsante. L’ampio utilizzo di materiali avanzati, come resina e compositi, rende leggera la carrozzeria che, nel model year 2008, si presenta con spoiler e prese d’aria maggiorate. Questo step, ancora più cattivo ha creato emozioni palpabili negli appassionati. La cilindrata è cresciuta a 8.4 litri, mentre la potenza ha raggiunto la soglia dei 600 cavalli.

Il nuovo propulsore, dotato di valvole a fasatura variabile, esprime una coppia massima di 760 Nm, efficacemente distribuiti nell’arco di utilizzo, grazie alla nuova gestione elettronica. Il livello prestazionale è ancora più devastante, come lascia intendere l’unico dato diffuso: per raggiungere i 160 e fermarsi sono necessari soli 12 secondi.

Questo risultato è agevolato dall’impianto frenante della Brembo, dotato di nuovi dischi da 14 pollici, che consentono arresti perentori. Per avere un’idea della loro capacità di contrasto è sufficiente dire che da 100 km/h bastano meno di 30 metri per fermarsi. Il cambio a 6 marce non cede alla tentazione degli elettroattuati, per preservare la vocazione old style voluta dai progettisti.

YouTube video
NotizieAuto.it fa parte del nuovo servizio Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellinaClicca Qui!