Prima che la 499P vincesse la 24 Ore di Le Mans 2023, riportando in Italia la prestigiosa coppa, l’ultima “rossa” ad essersi imposta nella sfida della Sarthe era stata la Ferrari 250 LM, nel 1965, con Jochen Rindt e Masten Gregory. Quella vettura fu omologata fra i prototipi, anche se gli uomini di Maranello tentarono (infruttuosamente) di farla competere fra le GT, nella veste di prima opera stradale del “cavallino rampante” spinta da un motore posteriore centrale.
La “belva” emiliana riuscì, comunque, ad imporsi in pista, facendo talvolta meglio di vetture più estreme. Numerosi i successi raccolti, anche in gare di grande spessore. Su tutti, il già citato trionfo alla 24 Ore di Le Mans.
Sulla Ferrari 250 LM il compito della spinta era affidato a un motore V12 da 3.3 litri di cilindrata, con 320 cavalli a 7500 giri al minuto. Al cambio manuale a 5 rapporti il compito di assecondare il pilota nella gestione dell’energia. Splendidi i tratti della carrozzeria in alluminio, omaggiata in tempi recenti dalla 296 GTB, con chiari riferimenti alla sua silhouette. Il telaio era in tubi tondi di acciaio, integrati da pannelli in alluminio.
Questa vettura è un mito dell’automobilismo ed ha lasciato un’impronta indelebile nella storia delle quattro ruote. Il suo nome evoca l’atmosfera emozionante delle corse. Il design della Ferrari 250 LM ha le note espressive dei grandi capolavori, ma ciò che ne ha fatto un’auto veramente unica e leggendaria è stata la sua straordinaria carriera nell’universo agonistico.
La vettura si mise in luce nelle sfide endurance, dimostrando la sua affidabilità e le sue prestazioni superiori. È stata una delle stelle del motorsport nel periodo in cui entrò in scena. La sua esclusività e la sua importanza storica l’hanno resa un oggetto di culto. Oggi questa Ferrari è una delle auto più ricercate e apprezzate. Le poche unità esistenti sono considerate dei veri e propri tesori dai collezionisti e sono spesso vendute a prezzi elevatissimi nelle aste internazionali. Noblesse oblige!
Foto | Screen shot da video Petrolicious