La Ferrari 296 Challenge svela le sue forme, a pochi giorni dalle Finali Mondiali Ferrari del Mugello. Gli scatti lasciano intuire la cura aerodinamica riservata al modello, che dovrebbe segnare un sensibile progresso sul piano prestazionale rispetto alle progenitrici. Prosegue così l’impegno della casa di Maranello nello sviluppo delle sue berlinette a motore posteriore centrale di accesso alla gamma, in funzione dei campionati monomarca del “cavallino rampante”.
Questi, dai tempi ormai lontani della 348, riscuotono un grande successo fra i clienti dallo spirito racing. Ora si scrive un nuovo capitolo dell’apprezzata storia. Protagonista del racconto è la Ferrari 296 Challenge, il cui debutto in pista prenderà forma a partire dalle serie Europe e North America.
Rispetto alla precedente 488 Challenge Evo, la nuova nata presenta diverse novità, che la proiettano più avanti sul piano tecnologico. Per certi versi, si può parlare di un progetto rivoluzionario. La vettura incarna una filosofia innovativa, tradotta in materia con profondi interventi apportati al modello di partenza, per esaltarne le doti prestazionali in pista. Il tutto partendo da una base al top.
Con le nuove specifiche, l’auto guadagna un profilo dinamico che riscrive i parametri del monomarca della casa di Maranello. La Ferrari 296 Challenge regalerà ai suoi piloti delle soluzioni tecniche molto simili a quelle testate sulla versione GT3 dello stesso modello. Importanti le modifiche eseguite sul fronte motoristico, aerodinamico e comportamentale, per garantire le massime performance in pista.
Questo partendo da un frazionamento mai visto nella serie. Per la prima volta, infatti, il Challange vedrà entrare in azione una vettura dotata di un cuore a 6 cilindri. Si tratta di un’unità biturbo da 3 litri, priva della componente ibrida del modello in listino, capace d erogare 700 cavalli e 740 Nm di coppia massima. Valori che permettono alla Ferrari 296 Challenge di scrivere un nuovo record di potenza specifica, con 234 cavalli /litro.
Eccellente lo studio aerodinamico, che ha portato a livelli di carico verticale senza precedenti nella storia della serie monomarca della casa emiliana. Alle velocità di 250 km/h, con l’ala posteriore nella posizione di massima incidenza, si generano oltre 870 Kg di downforce. Da segnalare la presenza del sistema di controllo ABS Evo Track, portato al debutto dal modello, che si abbina alla tecnologia CCM-R PLUS per i dischi freno: questo rende ancora più efficaci i rallentamenti, migliorando la guidabilità. Specifici per la Ferrari 296 Challenge sono i nuovi pneumatici Pirelli da 19 pollici, sviluppati ad hoc.
