Ferrari 365 GTS/4: la scoperta che tutti vorrebbero in garage

Poche auto hanno un fascino travolgente come la Ferrari Daytona senza tetto.
Ferrari 365 GTS/4
Foto ©FERRARI

Le auto scoperte hanno svolto un ruolo di primo piano nella storia della casa di Maranello. Non fa eccezione, ovviamente, la Ferrari 365 GTS/4. Questa, anzi, entra di diritto nell’Olimpo delle più preziose e riuscite opere della specie. Il debutto in società del modello avvenne al Salone di Francoforte del 1969, qualche mese dopo l’esordio della 365 GTB/4 Daytona coupé, presentata al Salone di Parigi del 1968, di cui era la versione a cielo aperto.

La sua nascita fu caldeggiata dall’importatore statunitense Luigi Chinetti, che ne intuì il potenziale di mercato nella piazza a stelle e strisce. I riscontri commerciali, ancora una volta, gli diedero ragione. Immediato l’amore degli appassionati per questa vettura, specie in America.

Alla sua vista è impossibile contenere la crescita delle pulsazioni cardiache. Siamo al cospetto di una “rossa” che emoziona, già a partire dal look. I lineamenti della carrozzeria, sportivi ma estrememante eleganti, toccano le giuste corde sensoriali, per fissarsi in modo perenne nel cuore. L’amore per la Ferrari 365 GTS/4 è un fatto naturale. Questa spider ha un fascino iconico e travolgente, che l’ha consegnata all’eternità.

Ferrari 365 GTS/4
Foto ©FERRARI

Altrettanto grande lo splendore del sistema propulsivo, che si lega alla migliore tradizione del “cavallino rampante”. Sotto il lungo cofano anteriore esprime le sue alchimie meccaniche un motore V12 aspirato da 4390 centimetri cubi di cilindrata, che eroga una potenza massima di 352 cavalli, a 7500 giri al minuto, con una coppia di 431 Nm, a 5500 giri al minuto.

Questo gioiello materico a 24 valvole, alimentato da 6 carburatori Weber 40 DCN 20, regala una grinta da corsa, ma con una trattabilità umana. Sublimi le note sonore concesse al piacere delle orecchie. Il vigore energetico viene scaricato sulle ruote posteriori con l’ausilio di un cambio manuale a 5 marce. Superfluo dire che le prestazioni erano al top nel suo periodo storico, con una punta velocistica di 280 km/h.

Alla piacevolezza delle dinamiche della Ferrari 365 GTS/4 dà il suo contributo il telaio tubolare in acciaio, che regala adeguata robustezza strutturale. Le sospensioni sono a ruote indipendenti, con quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice. L’azione frenante è affidata a 4 dischi, che cercano di smorzare al meglio la grinta del modello. Oggi questa spider a 2 posti è molto ricercata dai collezionisti. Le sue quotazioni sono in crescita e fuori dalla portata dei comuni mortali.

Foto ©FERRARI

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