Ogni successo merita di essere festeggiato con un dono speciale. A Maranello lo sanno bene e non è necessario che qualcuno glielo ricordi. La prova giunge dalla Ferrari Scuderia Spider 16M del 2008: un altro capolavoro uscito dal cappello dei maghi del “cavallino rampante“. Il traguardo da celebrare, in questo caso, è stato la conquista del sedicesimo titolo mondiale costruttori di Formula 1.
Un fatto storico ben evidenziato nella parte finale della sigla di questa vettura che, sulla pista di Fiorano, girava più velocemente di ogni altra stradale aperta prodotta prima di lei dalla casa emiliana. Persino la F50 doveva arrendersi alla forza dirompente della belva ad otto cilindri derivata dalla F430 Spider: una supercar da sogno, pronta a soddisfare i desideri di una ristretta elite di fortunati.
Solo 499 collezionisti, in cerca di esclusività e divertimento di guida, hanno avuto il privilegio di metterne una in garage. Beati loro, che ogni mattina potranno decidere di accendere le loro emozioni al ritmo melodico di questa “rossa”, forte dei 510 cavalli di razza messi all’opera dal possente V8 da 4.3 litri di cilindrata.
Le prestazioni sono allineate a quelle della coupé da cui deriva, con accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.7 secondi e una velocità massima di 310 km/h. Il suo temperamento viene però goduto a cielo aperto, in una cornice di impagabile fascino e seduzione.
Basta guardarla da ferma per innamorarsene. La Ferrari Scuderia Spider 16M è immediatamente riconoscibile per la striscia longitudinale che ne percorre il corpo. Due le varianti grafiche disponibili: quella base è nera con contorno grigio, ma in alternativa è disponibile la configurazione con la classica bandiera tricolore. Sulla griglia posteriore è presente una targhetta celebrativa, mentre al centro della plancia campeggia una piastra in argento che ricorda la serie limitata.
Ulteriori contenuti caratteristici sono il roll bar con guscio esterno in carbonio e l’impianto audio specifico di ultima generazione. La Ferrari Scuderia Spider 16M, che incarna la sapienza del “cavallino rampante”, è molto leggera: il suo peso a secco è di 1340 chilogrammi, 80 in meno della F430 Spider, da cui discende. Innamorarsene è un fatto naturale.
