I costruttori italiani hanno sempre proposto dei modelli pepati nel loro listino. La Fiat 127 Sport appartiene alla specie. Questa versione fu derivata dall’omonima berlina, serie unificata, per soddisfare i bisogni dei clienti dall’animo più sprint. Il suo ciclo produttivo andò avanti dal 1978 al 1983. Molto apprezzata la grinta dei 70 cavalli erogati dal motore, poi diventati 75, su un peso di 775 chilogrammi. Ne derivava un quadro prestazionale piuttosto tonico, che faceva la gioia di chi stava al volante.
Anche se le performance non erano da auto sportiva purosangue, davano delle belle soddisfazioni. L’impressione era quella di trovarsi al volante di un mezzo più grosso in termini di cubatura. La Fiat 127 Sport 70 HP fu la declinazione iniziale del modello. Prese forma fino al 1981. Sul piano estetico, si distingueva dalla sorella base per i vistosi spoiler, per le ruote sportive con cerchi a tema e per la calandra di taglio più racing.
Il massimo vigore estetico giungeva dalla tinta arancio, che donava forza alla carrozzeria. Anche le altre due opzioni di finitura, nero e grigio chiaro metallizzato, sapevano comunque farsi valere, conferendo tono alla tela grafica. Anche gli interni, rispetto alle sorelle meno vigorose, si concedevano con un look più sportiveggiante. Le scelte cromatiche, il volante più corsaiolo, l’aspetto racing dei sedili e il trattamento degli indicatori aiutavano a raggiungere l’obiettivo.
I cavalli, come dicevamo, erano 70, a 6500 giri, erogati da un cuore da 1049 centimetri cubi di cilindrata. La coppia toccava quota 8.5 kgm a 4500 giri al minuto. Questa energia giungeva alle ruote anteriori con un cambio a 4 marce sincronizzate. L’assetto fu adeguato ai nuovi compiti. Si spingeva fino ai 160 km/h la velocità massima.
Nel mese di novembre del 1981 giunse la più potente Fiat 127 Sport 75 HP (chiamata anche “Sport 5 speed” per la presenza di un cambio a 5 marce). Nella sigla era riportato il nuovo valore della cavalleria, ora sviluppata da un motore da 1301 centimetri cubi. La velocità massima era di 165 km/h. Alcune modifiche sottolineavano la differenza con la 70, ma era la maggiore tonicità a scrivere il vero progresso. In questa veste, la vettura era proposta anche con vernice metallizzata. Bello il disegno dei cerchi in lega, intonati al tono muscolare dell’auto. A fine 1983 il suo congedo dal mercato, per lasciare spazio alla Fiat Uno Turbo.
