Il nome Fiat Panda è impresso nell’immaginario collettivo fin dal 1980, anno in cui debuttò la prima generazione, nata dal genio di Giorgetto Giugiaro. Da allora, questo modello iconico ha conquistato il cuore di milioni di automobilisti, diventando un pilastro nella storia dell’automobilismo italiano.
Per oltre quattro decenni, la gamma Fiat ha avuto una sola Panda. Oggi, con l’arrivo della Grande Panda, il panorama cambia radicalmente. Ora ci sono due modelli che condividono il leggendario nome, ma che in realtà appartengono a segmenti completamente diversi.

La Grande Panda non è un restyling della city car che tutti conosciamo. Linee, tecnologia, dimensioni e motorizzazioni sono stati completamente rivoluzionati. Il suffisso “Grande” è stato aggiunto proprio per distinguere le due vetture nel listino.
A complicare ulteriormente il quadro arriva la Pandina, che però non è un modello a sé, bensì un allestimento premium della classica Fiat Panda. Questa versione si distingue per una dotazione più ricca e completa, che finalmente include optional attesi da tempo, come il cruise control.

Se la Pandina è un allestimento della city car classica, la Grande Panda è tutt’altra storia. Il nome suggerisce non solo un aumento delle dimensioni ma anche un cambio di filosofia. La nuova nata si basa sulla piattaforma Smart Car del Gruppo Stellantis, progettata per ospitare motorizzazioni mild hybrid ed elettriche, ma senza opzioni a benzina. Eppure, anche qualche dettaglio estetico potrebbe trarre in inganno. Sulle fiancate della Grande Panda campeggia la scritta “Panda”, senza il prefisso “Grande”, il che potrebbe generare confusione tra chi non conosce bene la gamma.
Nel mondo dell’auto, il nome di un modello può fare la differenza tra un successo e un fallimento. La Fiat Panda, ad esempio, avrebbe dovuto chiamarsi 141, una sigla che difficilmente avrebbe avuto lo stesso appeal. Ma a volte il desiderio di preservare una tradizione può portare a decisioni ambigue. Chissà, forse un approccio più chiaro nella nomenclatura, avrebbe evitato possibili malintesi. Ma del resto, certi misteri del marketing restano indecifrabili.