Il video odierno è un tuffo nelle emozioni pure di una supercar endotermica, concepita con straordinaria finezza in ogni aspetto costruttivo, ingegneristico e funzionale. Si tratta della Gordon Murray T.33, ancora in versione muletto, portata in pista dal grande Dario Franchitti, ex pilota automobilistico britannico che vanta quattro titoli Indy Racing League e tre successi alla 500 Miglia di Indianapolis.
Il mix fra l’eccellenza del mezzo e quella del driver impone la visione del filmato, diffuso dalla piccola factory d’oltremanica. Le emozioni sono assicurate, grazie anche a una colonna sonora da urlo. Seconda vettura del marchio inglese, con sede a Shalford (Surrey), la Gordon Murray T.33 segue lo stesso approccio maniacale della sorella maggiore T.50, che l’ha preceduta sulla line-up produttiva. Rispetto ad essa è un po’ meno estrema e più “quotidiana”, ma le scariche di adrenalina che riesce ad elargire sono quasi le stesse.
Non poteva essere diversamente, per chi conosce l’approccio progettuale di chi sta dietro il marchio e dietro il progetto: l’ingegnere Gordon Murray, padre della McLaren F1 e tecnico di riferimento, per tanti anni, nell’universo dorato dei Gran Premi, dove le sue monoposto hanno raccolto una lunga scia di successi. A lui il merito di aver fatto ancora una volta colpo. Solo l’estetica del nuovo modello, ormai vicino alle prime consegne, sembra priva di un grande mordente. Per il resto siamo al top.
Il motore è lo stesso che muove la T.50, ma qui il V12 aspirato da 4.0 litri, sviluppato insieme a Cosworth, è “limitato” a 615 cavalli, contro i 660 dell’altra. I regimi di rotazione sono da corsa e si traducono in un sound inebriante, che profuma di Formula 1. L’esuberante energia, esercitata su un peso ridotto di 1090 chilogrammi, viene scaricata al suolo, sulle ruote posteriori, col supporto di un cambio manuale a sei rapporti di Xtrac. In alternativa si può scegliere un semiautomatico, dalla velocità disarmante nei passaggi di marcia.
Ampio l’impiego dei materiali compositi, che trovano vasta applicazione sul modello. La monoscocca della Gordon Murray T.33 è plasmata in fibra di carbonio. Straordinaria la deportanza, grazie all’aerodinamica attiva, che ha permesso di ottenere ottimi livelli di downforce senza sporcare la pulizia stilistica del modello. Ai freni carboceramici il compito di smorzare le danze, senza patire il fenomeno del fading.
Molto compatte le dimensioni, con una lunghezza di 4.40 metri, una larghezza di 1.85 metri e un’altezza di 1.13 metri. Solo 100 gli esemplari previsti. Il prezzo è da collezione: roba per pochi eletti, dalle possibilità economiche fuori dal comune. A voi il video della T.33 con Dario Franchitti. Buona visione.