Hyundai e Kia hanno svelato una tecnologia rivoluzionaria per gli pneumatici invernali che integra “catene da neve” direttamente nella struttura dello pneumatico. Questa innovazione, ispirata dalle tecnologie dei rover su Marte della NASA, si avvale di impugnature speciali in lega a memoria di forma. Queste impugnature permettono agli automobilisti di estendere o ritirare le catene premendo un semplice pulsante, eliminando così la necessità di interventi manuali esterni per la montatura delle catene da neve tradizionali.
Hyundai e Kia realizzano pneumatici con catene da neve integrate: ecco come funzionano
Le due case automobilistiche coreane hanno già depositato i brevetti di questa tecnologia, ma hanno fatto sapere che, prima di avviare la produzione di massa, c’è bisogno di svilupparla ulteriormente. La caratteristica distintiva di questa tecnologia è la presenza di canali radiali all’interno dello pneumatico, dove sono collocati dei morsetti. Parte di questi morsetti è realizzata in una lega a memoria di forma unica. Nella loro forma inattiva, i morsetti hanno la forma della lettera “L”, ma quando viene applicata corrente elettrica, cambiano forma assumendo quella della lettera “J”.
Questa trasformazione permette ai ganci di protrudere dallo pneumatico, migliorando significativamente la trazione sulle superfici innevate o ghiacciate. Oltre a incrementare la sicurezza nei viaggi invernali, il sistema fornisce un feedback utile sullo stato di usura del battistrada: quando le fascette si abbassano, iniziano a produrre un rumore che segnala la necessità di sostituire le gomme.
Hyundai e Kia hanno sviluppato anche un’altra tecnologia molto interessante, questa volta per i veicoli elettrici, denominata Universal Wheel Drive System o Uni Wheel. Questo sistema innovativo colloca il cambio direttamente all’interno del mozzo della ruota. Tale disposizione permette di ridurre le dimensioni dei motori elettrici e di abbreviare la lunghezza degli alberi di trasmissione, ottimizzando così l’efficienza complessiva del veicolo. Questo sistema non solo migliora la disposizione interna e aumenta la riserva di carica dei veicoli, ma apre anche la strada a nuove possibilità per applicazioni in settori come quello dei droni e dei veicoli personalizzati costruiti su misura (PBV).
