Qualche volta, in rete, ci si imbatte in repliche sfacciate e blasfeme delle Ferrari, verso le quali non si può avere alcuna indulgenza. Più tenero può essere l’atteggiamento verso questa Mazda Miata del 1992, che si ispira in modo meno discutibile alle auto di Maranello. Qui non ci sono “cavallini rampanti” in giro e le citazioni sembrano sui generis.
La piccola spider giapponese, in questa veste, dà l’impressione di volersi darsi arie da grande. In qualche modo ispira simpatia, per il risultato goffo della trasformazione, che la fa sembrare un’auto da cartone animato. L’esemplare si trova da un anno negli Stati Uniti d’America. Non sappiamo dove abbia preso forma il tuning. Attualmente è in vendita su Cars & Bid. Si nota la presenza di diverse parti aftermarket.
Il kit scelto per la carrozzeria propone un frontale che scimmiotta quello della Ferrari 250 GTO. Ci sono diversi richiami all’iconica creatura emiliana, ma quelli più credibili sono le tre feritoie sul cofano motore. Anche i gruppi ottici anteriori e la presa d’aria frontale rimandano alla regina delle “rosse“, ma le proporzioni sono completamente diverse.
Lateralmente c’è un altro riferimento alle produzioni della casa di Maranello: le tre fessure orizzontali dietro i finestrini. Queste evocano, in modo sfumato, le alchimie stilistiche della Dino 246 GTS, che cercano di evidenziarsi anche nell’area del lunotto e del cofano posteriore. Inutile dire che ci vuole molta fantasia per notare le connessioni, indubbiamente cercate dall’autore della trasformazione.
Per il resto, non ci vuole molto a capire che la donor car è una Mazda Miata. Ovviamente l’abitacolo è rimasto coinvolto nell’ondata di cambiamenti, senza richiami a particolari modelli storici. Qui la raffinatezza esecutiva sembra nettamente migliore che sugli esterni. L’auto in esame, come dicevamo, è in vendita. Al suo attivo 47.000 miglia (pari a circa 75.000 km). Le offerte sono in corso. Attualmente, la più alta è di 9.200 dollari