Un video mostra, in forma statica e dinamica, una rarissima Porsche 930 Turbo Rinspeed R69. Questa vettura prese forma in soli 12 esemplari, verso la metà dei mitici anni ottanta. Le sue linee sono il frutto di una trasformazione radicale, eseguita nelle officine di Zumikon, in Svizzera. Qui Rinspeed, noto preparatore elvetico, diede forma a un esperimento genetico che mise d’accordo, nel disappunto, i cultori di due marchi storicamente rivali: Porsche e Ferrari.
La 911 (serie 930) della casa di Stoccarda, infatti, fu rivista esteticamente per somigliare alla Testarossa della casa di Maranello. Nessuno, prima di allora, si era spinto a tanto. Il risultato era un mostro, nell’accezione peggiore del termine. Il fatto che deludesse tanto i porschisti quanto i ferraristi sta a dimostrarlo. Dodici persone, tuttavia, decisero di comprare il modello. La sua presentazione, da parte di Rinspeed, avvenne nel 1985, ad un anno di distanza dalla musa ispiratrice del “cavallino rampante”, che sbalordì il mondo col fascino sublime dei suoi lineamenti.
Le fiancate e lo specchio di coda si ispirano chiaramente all’iconica Testarossa, ma la resa estetica è lontana anni luce da quella della creatura emiliana, firmata da Pininfarina. Non è solo un fatto di proporzioni, ma anche di dettagli. La Porsche 930 Turbo Rinspeed R69 si basa sulla 911 del 1975. In questa veste si giova della spinta del classico motore 6 cilindri turbo da 3.3 litri, sottoposto alle cure di RUF. Così la potenza massima può raggiungere fino ai 395 cavalli.
Per le similitudini visive con la creatura del “cavallino rampante”, la Porsche R69 Rinspeed viene chiamata, forse provocatoriamente, Porsche Testarossa da alcuni. I cultori dei due marchi accostati in questo esperimento di ingegneria genetica sanno quanto sia blasfemo l’innesto grafico di una Ferrari nel corpo di una Porsche, ma non tutti vivono la passione con lo stesso livello di religiosità. Ecco perché Rinspeed ha trovato 12 clienti in giro per il mondo. Non tantissimi, ma neppure pochi a pensarci bene.
