Solamente negli ultimi anni si sono concentrati gli sforzi dell’industria automobilistica per virare verso la sostenibilità e l’innovazione. Un esempio emblematico potrebbe essere l’introduzione degli pneumatici airless da parte di un colosso come Michelin, e che sono stati presentati già diversi anni fa al Salone di Monaco.
Michelin sviluppa già da oltre un decennio degli pneumatici senza aria, chiamati UPTIS (Unique Puncture Proof Tire System). Il loro design ha destato grande interesse per l’approccio innovativo su elementi chiave come durata e prestazioni. Nei test non si sono notate differenze significative rispetto ai pneumatici tradizionali, a dimostrazione dell’effetto ottenuto combinando innovazione e comfort.
L’introduzione di UPTIS, inoltre, rappresenta una svolta in favore della sostenibilità ambientale nel settore automotive. I pneumatici tradizionali, infatti, vengono prematuramente smaltiti. Gli pneumatici airless hanno una durata prolungata, con un impatto positivo sull’inquinamento. L’adozione di UPTIS, dunque, potrebbe mitigare considerevolmente questi problemi.
La mission ecologica di Michelin, però, non si limita alla durata. L’azienda vuole impegnarsi nell’uso di plastica riciclata per la produzione e, sebbene la percentuale di materiale riciclato sia ancora bassa, l’obiettivo è di arrivare a produrre pneumatici interamente da risorse riciclate.
Gli pneumatici UPTIS promettono di migliorare la sicurezza di guida oltre che i costi di manutenzione. Sono impermeabili a quelle condizioni stradali che solitamente danneggiano i pneumatici, offrono una soluzione più affidabile ed economica per autobus e auto a noleggio. Si può finalmente provare una guida senza pensieri, ma anche con la massima efficienza economica.
Gli pneumatici airless Michelin offrono complessivamente un’accoppiata del “cerchio” in alluminio e matrice plastica rinforzata con fibre di vetro. Così facendo si garantisce flessibilità e resistenza, ma è sempre possibile modificare la rigidità del pneumatico e altre caratteristiche utili a ottimizzare le prestazioni per le diverse esigenze di guida. La tecnologia delle ruote airless potrebbe diventare utilizzabile su larga scala, eppure sembra ancora lontana questa rivoluzione.