Nella fucina delle idee Lamborghini, dove il design si intreccia con l’aerodinamica in una danza senza tempo, la Revuelto scrive un nuovo capitolo, trasformando l’aria in un partner silenzioso ma potente, che aiuta le dinamiche senza turbare il design del modello.
Il video “Beyond design, mastering the air” è una testimonianza visiva di questo connubio: un viaggio nella simbiosi tra estetica e prestazioni che permea il DNA del marchio di Sant’Agata Bolognese da oltre sessant’anni.
Mitja Borkert, direttore del Centro Stile del “toro”, svela l’ispirazione che lo guida nella creazione delle auto da sogno della casa emiliana: “Traggo stimoli creativi dalla musica, dall’arte, da altre vetture che mi piacciono, dai ricordi. Siamo sempre diversi passi avanti nel futuro, disegniamo, ci spingiamo oltre i limiti, perfezioniamo, riflettiamo, creiamo tendenze: tutti questi aspetti emergono in Revuelto. Il design Lamborghini è scandito da un ritmo, un battito. Ogni componente e ogni nota sono collegati a quelli successivi per creare un pezzo unico, una forma”.
In Lamborghini il design deve sposarsi alla perfezione con l’aerodinamica: è questa una delle religioni del marchio. I flussi sono come dei pennelli che dipingono lo stile sulla tela della Revuelto, in una danza ad alta velocità che attraversa il parafango anteriore, le maniglie e il tetto. Questo, oltre a creare spazio nell’abitacolo, è modellato per guidare l’aria con maestria, riducendo la resistenza e spingendo i flussi verso l’alettone posteriore mobile. Ogni sua posizione è una sinfonia di innovazioni aerodinamiche, un equilibrio tra efficienza, velocità, manovrabilità e deportanza.
In questo intricato duetto tra forma e funzione, il design e l’aerodinamica si fondono. La Lamborghini Revuelto emerge come l’apoteosi di tale unione. Ogni aspetto, ogni curva della sua carrozzeria è il risultato di una danza che domina l’aria, trasformandola da mero elemento fisico a compagno di viaggio. Anche grazie a queste credenziali, l’ammiraglia del “toro” si spinge oltre i confini dell’ordinario, confermando la sua posizione nell’Olimpo delle automobili senza tempo.
