La salvezza di Mirafiori passa per le auto ibride? L’estate appena trascorsa si è rivelata torrida non solo per il clima, ma anche per le questioni lavorative di Stellantis. Si è ipotizzato un disimpegno della multinazionale automobilistica franco-italiana dal nostro Paese, ma le nuove trasmissioni elettrificate potrebbero rappresentare la strada per riportare alla piena occupazione le tute blu dello storico stabilimento del gruppo FIAT.
Le auto ibride stanno riscuotendo un grande successo in Europa, e ciò si riflette positivamente anche sui marchi di Stellantis. La forte domanda di queste vetture sta offrendo una boccata d’aria a Mirafiori, ma questa volta non si tratta di automobili, bensì di nuove frizioni elettrificate, in un reparto gemello a quello di Metz. Questo settore si è distinto rispetto ad altri, registrando un aumento della richiesta, con una produzione che ha raggiunto seicento unità, portando il numero degli operai impiegati a superare ogni aspettativa, fino a 850 unità.
Questi lavoratori sono stati trasferiti da vari reparti in difficoltà, come quelli della 500e, delle Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo, tutti modelli prodotti proprio nello stabilimento torinese. Il successo dell’eDCT prodotto a Mirafiori deriva dal fatto che si tratta di un componente allo stesso tempo innovativo e conveniente, costituito da un motore elettrico da 21 kW che funziona insieme a un motore a combustione interna, connessi attraverso una trasmissione a doppia frizione. I due motori, quello a combustione interna e quello elettrico, lavorano in sinergia per offrire ai guidatori il massimo delle prestazioni: il motore elettrico si attiva quando è richiesta una coppia motrice ridotta, mentre negli altri casi entra in funzione il motore a combustione.
Il mercato delle auto elettriche non sta dando i risultati sperati, a differenza del segmento ibrido, che sembra invece godere di ottima salute. Sempre a Mirafiori vengono prodotti componenti per la Fiat Panda, che viene poi assemblata a Pomigliano d’Arco. Anche in questo caso, si tratta di una produzione a lungo termine, anche in vista della futura produzione della “Pandina”.
Mirafiori sta, quindi, cambiando il suo DNA, diventando, almeno nei progetti dell’azienda, al passo con i tempi. Il Mirafiori Automotive Park 2030 rappresenta un interessante riassetto degli spazi interni, pensato per integrare ingegneria, progettazione e produzione. In particolare, ospiterà il Circular Economy Hub, il Battery Technology Center, il Green Campus e la sede globale della Pro One.
Stellantis sta inoltre lavorando su più fronti, come quello dei veicoli commerciali light duty compatibili con il biodiesel cercando in questo modo di assicurarsi un mercato vista anche la grande concorrenza ed il periodo non particolarmente felice.