La McLaren F1 porta un nome impegnativo, che rimanda alla massima categoria del motorsport, ma lo fa a testa alta. Questa coupé, prodotta a partire dal 1993, in 64 esemplari nella veste “standard”, porta la firma di Gordon Murray: uno che di monoposto da Gran Premio se ne intende, avendone progettate diverse.
La connessione col motorsport si nota nella cura certosina di ogni dettaglio ingegneristico e funzionale. Si può dire che la supercar inglese sia stata pensata e costruita come un gioiello. Oggi è molto contesa dai collezionisti, disposti a sborsare cifre milionarie pur di assicurarsene un esemplare, nelle rare occasioni in cui qualcuno di essi torna in vendita. L’estetica non è estrema come le sue prestazioni, ma ha un certo fascino.
Compatte le dimensioni, rispetto alle proposte della concorrenza. Questo aiuta le dinamiche del mezzo nei percorsi più guidati, ma è il perfetto bilanciamento complessivo a rendere la McLaren F1 un punto di riferimento sul piano della finezza caratteriale. Una delle singolarità del modello è la presenza di tre sedili nell’abitacolo, con quello centrale riservato al pilota.
Buona la qualità delle finiture interne, che su auto del genere non sono il tema prioritario. Anche il comfort sorprende felicemente, specie tenendo conto delle performance, mostruose, di cui l’auto è capace.
Ad assicurare la spinta della McLaren F1 provvede un motore V12 da 6 litri di cilindrata, made in BMW, che sviluppa una potenza massima di 627 cavalli a 7500 giri al minuto, nella veste “base”. Il tutto, su un peso di soli 1.061 chilogrammi. L’energia viene scaricata a terra col supporto di un cambio manuale a 6 marce. Facile intuire il tenore prestazionale, assolutamente fuori dal comune, specie nel suo periodo storico.
L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 3,2 secondi; quella da 0 a 200 km/h in 9,4 secondi. Forte la spinta anche oltre. Per raggiungere i 1000 metri con partenza da fermo bastano 19,6 secondi, con una velocità di uscita di 285 km/h. La velocità massima è di 387 km/h: ancora oggi è la cifra di riferimento per le auto di “serie” con motore aspirato.
Dicevamo della leggerezza, che è uno dei punti di forza del modello. Questa è stata ottenuta con un esteso uso di materiali compositi. La McLaren F1 è stata la prima auto stradale con scocca autoportante in fibra di carbonio. Il suo progetto vanta un buon livello di effetto suolo, grazie a soluzioni ingegneristiche sofisticate. L’aerodinamica è attiva. Brillante la carriera sportiva delle versioni da gara, che hanno fatto valere la loro legge in pista.
