Novità per i neopatentati. I titolari di patente B, per i primi tre anni, non possono guidare autoveicoli con una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Lo dice il nuovo Codice della Strada introdotto il 14 dicembre 2024. Era un anno e 55 kW. Nel caso di veicoli di categoria M1 [autovetture], c’è il limite di potenza massima pari a 105 kW [era 70 kW]. Il titolare di patente italiana che vìola le disposizioni paga 165 euro: in più c’è la sospensione della patente da due a otto mesi. Le disposizioni si applicano ai titolari di patenti di guida conseguite a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge, dice la circolare ministeriale. In più, se si causa un incidente, scatta la rivalsa Rca: si deve rimborsare i danni alla compagnia.
I chiarimenti del ministero
Le modifiche intervenute sull’artiolo 117 rispondono all’esigenza di ridefinire la disciplina della limitazione alla guida per i neopatentati. Da un lato è stato esteso da un anno a tre anni il periodo di tempo che deve trascorrere affinché chi ha conseguito la patente di categoria B possa guidare veicoli senza limitazioni di potenza. Dall’altro, sono stati rimodulati i limiti di potenza dei veicoli che i neopatentati possono condurre. In questo caso, non possono essere condotti veicoli che hanno potenza specifica riferita alla tara superiore a 75 kW per tonnellata. Per i veicoli, compresi quelli elettrici o plug-in, destinati al trasporto di persone aventi massimo 8 posti oltre a quello del conducente è previsto un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW.
Spartiacque del 14 dicembre 2024
Le nuove limitazioni si applicano solo ai titolari di patente B conseguita a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge. Per i conducenti che abbiano conseguito la patente B prima dell’entrata in vigore della legge continuano, invece, a trovare applicazione le precedenti limitazioni inerenti al rapporto peso/potenza per un anno successivo al conseguimento.