Nonostante le notizie ambivalenti dell’ultimo anno, tra cui molte di certo scoraggianti per l’intero settore, l’interesse verso l’auto elettrica continua a crescere. Alcuni probabilmente quasi sentendosi “costretti”, altri perché sensibilizzati da una crisi ambientale sempre più scioccante davanti ai nostri occhi. Altri ancora, però, scelgono l’auto elettrica per la sua convenienza nel medio-lungo periodo, anche se l’investimento iniziale è ancora notevole. Di sicuro, resta un veicolo, oltre che un tema, divisivo.
I detrattori dell’auto elettrica credono che la vera transizione debba partire da colossi industriali, grandi aziende inquinanti e sistemi di produzione ancora schiavi del carbone. I sostenitori dell’elettrico, però, mettono sul campo la possibilità di costruire insieme città, ecosistemi certamente più silenziosi e, soprattutto, molto più puliti, specie per le generazioni future.
Un recente studio di Accenture ha rivelato che il passaggio all’auto elettrica è più desiderato di quanto si pensi. Il 54% degli automobilisti statunitensi prevede di acquistarne uno entro il prossimo decennio, mentre a livello globale la percentuale sale al 57%, spinta soprattutto dall’alta percentuale di adozione in Cina.
Alcune differenze culturali, com’è ovvio, emergono dai numeri, anche se non dipingono l’intero spettro. Se in Cina il 65% dei conducenti è convinto che il futuro sia elettrico, in Europa la transizione è più lenta, specialmente in paesi come Germania e Francia, dove solo il 37% e il 36% rispettivamente esprimono grande fiducia verso l’auto elettrica. Le vendite di auto elettriche in Europa stanno crescendo, pur a un ritmo inferiore rispetto ad altre aree, permettendo agli Stati Uniti di emergere come il secondo mercato elettrificato a livello mondiale, subito dopo la Cina.
Accenture ha intervistato 6.000 automobilisti in sei paesi per individuare i principali criteri di acquisto. Gli acquirenti puntano su affidabilità (83%), sicurezza (82%) e un buon rapporto qualità-prezzo, mentre l’aspetto ambientale è il meno prioritario rispetto agli anni scorsi.
I potenziali acquirenti, però, va sottolineato, richiedono infrastrutture adeguate, con il 70% che si aspetta punti di ricarica facilmente accessibili ovunque parcheggino e una forte attenzione sull’autonomia, considerata fondamentale dall’81% degli intervistati. Il mercato odierno, intanto, sta provando a rispondere a questa crescente domanda con un’offerta diversificata che va dall’elettrica lussuosa da oltre 150mila dollari fino a modelli compatti sotto i 30mila euro, offrendo autonomie superiori alle 450 km per singola ricarica.