La Rolls-Royce Silver Cloud III Long Wheelbase, come si evince dal nome, è la versione a passo lungo dell’omonima vettura inglese. L’appartenenza alla terza serie è sottolineata dai quattro fari anteriori, contro i due degli step precedenti. In totale il modello ha preso forma in 206 esemplari.
La spinta fa capo a un motore V8 da 6.2 litri di cilindrata, capace di sviluppare una potenza massima di 220 cavalli. Nella configurazione allungata, l’interasse è di 127 pollici, 4 in più della versione standard. Il quadro prestazionale risulta in linea con lo spirito del modello, orientato più su un comfort sublime che sui tempi in pista, come da tradizione aziendale. Lo scatto da 0 a 100 km/h viene messo in archivio dopo 10.9 secondi, mentre la velocità massima si spinge fino alla soglia dei 170 km/h.
La Rolls-Royce Silver Cloud III fu svelata al pubblico al Salone dell’Auto di Parigi, nel mese di ottobre del 1962. Il suo ciclo produttivo andò in scena dal 1963 al 1966. Rispetto alla Silver Cloud II, la terza serie offriva interni ridisegnati, un peso ridotto di oltre 100 chilogrammi e diverse migliorie al motore, per renderla più briosa. Particolare e scenografico il sistema di apertura a ventaglio del lungo cofano motore.
La vettura britannica, nella versione a passo lungo, offriva maggior spazio per i passeggeri posteriori. Il motore della Rolls-Royce Silver Cloud III Long Wheelbase si abbinava a un cambio automatico a quattro velocità e alla trazione posteriore: un’ottima miscela. La carrozzeria era realizzata a mano, dagli abili artigiani dello “Spirito d’Estasi“, con grande attenzione ai dettagli. Per garantire l’eccellenza del prodotto, furono utilizzati solo materiali di alta qualità.
La vettura aveva un aspetto elegante e lussuoso che, ancora oggi, preserva il suo splendore. Gli interni erano vocati allo sfarzo, con sedili in pelle, finiture in legno pregiato e dettagli in metallo cromato. Simbolo di stile, eleganza e classe, la Rolls-Royce Silver Cloud III Long Wheelbase è oggi l’icona di un tempo e di un certo modo di concepire e realizzare le auto, nel segno di un romanticismo ormai passato di moda.