Il Salone dell’auto di Pechino, svoltosi dal 25 aprile al 4 maggio, ha dato un’ulteriore conferma di cui, forse, non sentivamo troppo il bisogno ma che ci serve a comprendere il mondo sempre meglio. Il mercato cinese dei veicoli elettrici è in piena espansione ed è letteralmente esploso in termini di varietà, quantità e successo economico.
Un’ondata di novità elettriche si è fatta ammirare al Pechino. Sono circa 117 i nuovi modelli a batteria che hanno debuttato al salone, presentati da una folta schiera di costruttori locali che sfidano giganti stranieri come Volkswagen e Mercedes. Quello che è apparso è stato un mercato automobilistico, quello cinese, chiaramente, estremamente competitivo.
Tra i protagonisti assoluti del salone figurano BYD, Zeekr e (questo è scontato) Xiaomi. BYD, il colosso sostenuto da Warren Buffett, ha svelato l’attesa berlina economica Ocean-M, che punta a competere direttamente con Tesla, con un prezzo compreso tra i 20.000 e i 27.000 dollari. Il colosso cinese sta già facendo passare notti insonni a Elon Musk; a Pechino sbuca fuori anche lo Yangwang U8, nella “Off-road Master Edition”, il SUV da 150.000 dollari è persino in grado di galleggiare fino a 30 minuti e di ruotare di 360 gradi sul posto come un carro armato. I clienti di questo speciale mezzo possono anche aggiungere un drone integrato per 14.000 dollari in più.
Zeekr, brand di veicoli elettrici di Geely, ha presentato il suo fiore all’occhiello. Si tratta del Mix, un SUV multifunzione con sedili girevoli che si trasforma in una piccola stanza quando parcheggiato. Zeekr si è già distinta per i suoi modelli eccentrici e questo non fa eccezione. Questo modello “001” vanta anche una batteria che può passare dal 10% all’80% di carica in soli 11 minuti.
Oltre a Xiaomi, colosso dell’elettronica, che ha fatto il suo ingresso nel mercato dei veicoli elettrici con la sua prima auto, spicca a Pechino il prototipo di macchina volante AeroHT di Xpeng. Questo velivolo, in fase di sviluppo da circa un decennio, potrebbe presto ottenere l’approvazione giuridica per volare, aprendo le porte a un futuro di mobilità aerea urbana. Sì, proprio come nei film degli anni Ottanta.
