Dopo ben 26 anni di carriera piena di successi, la Smart ForTwo va ufficialmente in pensione. La piccola city car è sempre stata tra le auto più vendute in Italia, specialmente a Roma e nelle grandi città. Chi ha bisogno di spostarsi per lavoro, specialmente tra il caos della capitale, deve anche trovare parcheggio, un problema non da poco specialmente per chi va di fretta. In questo contesto la Smart ForTwo risolve un problema non da poco.
Smart ForTwo va in pensione dopo 26 anni di carriera piena di successi
L’uscita di scena della city car ha fatto schizzare le vendite del modello sul mercato dell’usato, che già aveva avuto un picco nel 2020 con l’addio della versione a benzina. Quest’ultima ha fatto spazio alla versione completamente elettrica, ma con l’uscita della versione a batteria i prezzi delle versioni termiche usate sono aumentate fino a 15.000 euro per i modelli più recenti. Lo stesso sta succedendo ora, con il pensionamento totale della city car. Dal 1998, ben 600.000 Smart sono state vendute in Italia, di cui 200.000 solo a Roma e, di queste, il 60% è ancora circolante.
La domanda quindi sorge spontanea: perché smettere di produrla se le vendite sono ancora elevate? Secondo Mercedes, la city car ha un mercato troppo di nicchia e vende bene soltanto in Italia, Francia e Germania. Inoltre, i costi di produzione sono molto elevati a causa del suo pianale dedicato. Infine, la casa automobilistica vuole puntare sul rinnovamento della gamma con il lancio di nuovi modelli come la #1 e #3. Tuttavia, non è escluso che in futuro il brand non possa riproporre un’auto a due posti nel classico stile Smart e tornare a vendere come una volta.
Negli ultimi giorni anche altre auto iconiche sono arrivate a fine produzione come l’Audi R8, con la casa automobilistica che non ha ancora deciso come “sostituire” questo modello, e la Ferrari Roma, che potrebbe già avere la sua erede.