Stellantis fa infuriare i londinesi, promesse sull’elettrico ma alla fine si fa dietrofront

Solo a febbraio, Stellantis aveva dichiarato l’intenzione di trasformare Luton in un centro di produzione per veicoli commerciali elettrici.
Stellantis Vauxhall-Luton

Servirà un processo di consultazione con rappresentanti sindacali e autorità locali per discutere la chiusura dello stabilimento di Luton, situato nel nord di Londra. La decisione, giunta inaspettatamente da Stellantis, dopo un lungo anno nell’illusione di un polo importante per il futuro dell’elettrico, mette a rischio il futuro di circa 1.100 dipendenti.

L’obiettivo di questi incontri è trovare soluzioni di ricollocamento per il personale coinvolto. Alternativa allo spostamento è solo il licenziamento. La notizia, prevedibilmente, ha colpito duramente la comunità locale, legata allo stabilimento sin dai primi anni del Novecento, non solo per il suo ruolo storico nella produzione di veicoli commerciali dal 1932, ma proprio perché, fino a pochi mesi fa, sembrava destinato a diventare un fulcro della strategia Stellantis.

stellantis luton

Lo scorso febbraio, Stellantis aveva dichiarato l’intenzione di trasformare Luton in un centro di produzione per veicoli commerciali elettrici, per rispondere alla crescente domanda di furgoni elettrici di medie dimensioni. Lo stabilimento avrebbe dovuto avviare nel 2024 la produzione di versioni elettriche di modelli come il Vauxhall Vivaro Electric (commercializzato come Opel Vivaro Electric in Europa), il Peugeot e-Expert, il Citroen e-Dispatch e il Fiat e-Scudo.

La chiusura annulla tutti questi progetti, concentrando la produzione su Ellesmere Port, l’unico stabilimento britannico che Stellantis intende mantenere attivo. Ellesmere Port, che ha già avviato la produzione di furgoni elettrici nel 2023 grazie a un investimento di 100 milioni di sterline, sarà potenziato con ulteriori 50 milioni per diventare un polo esclusivamente dedicato ai veicoli a batteria.

ellesmere port stellantis

Stellantis offrirà ai lavoratori di Luton opportunità di trasferimento, ma la decisione ha alimentato timori di desertificazione industriale nella comunità. Una conseguenza che per il gruppo sembra inevitabile, data la mossa giudicata necessaria e (finora) senza una risposta ufficiale alla richiesta di ulteriori chiarimenti.

Siamo chiaramente in un contesto di difficoltà per il Gruppo. L’ultimo trimestre evidenzia un calo dei ricavi del 27%, scesi a 33 miliardi di euro, con una flessione delle consegne del 20% rispetto all’anno precedente, per un totale di 1,148 milioni di veicoli. Le vendite in Europa hanno subito una contrazione del 12% ed è questo il momento decisivo, per Stellantis, per ridefinire una strategia produttiva per restare competitivo.

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