Una volta, quando si parlava di auto, a tutto si pensava tranne che alla resistenza ai proiettili e alla funzione scoreggia. Ma Elon Musk è riuscito a far appassionare la gente di cose al limite del surreale. Una delle caratteristiche più ricorrenti nella narrazione sulla sua Tesla Cybertruck è la resistenza agli spari della sua bruttissima carrozzeria in acciaio inossidabile. I video ufficiali sembrano confermare la cosa, ma qualcuno ha deciso di verficare dall’esterno questa impenetrabilità del mezzo ai colpi di arma da fuoco.
Penso che ai comuni mortali, nell’uso quotidiano, non serva affatto una protezione del genere. Se non si è in prima linea contro la criminalità organizzata o se non si vive di traffici loschi, è alquanto improbabile essere presi di mira da un cecchino, tranne nella sciagurata ipotesi dell’azione di qualche demente mosso da fanatismo religioso, da ideologie estreme o da altre forme di follia. Stiamo parlando di livelli di probabilità nettamente inferiori a quelle di una sestina vincente al Superenalotto. Però il tema della robustezza della Tesla Cybertruck è di grande attualità, come quello della sua energia dinamica.
Qui ci occupiamo del primo, sottoposto a controllo da un gruppo di persone, che si sono radunate in una specie di poligono improvvisato, per verificare quanto il gigantesco pick-up elettrico sia in grado di resistere a ripetuti spari. Nella prova di resistenza ai colpi di arma da fuoco sono stati usati proiettili calibro 22, 17, qualche calibro 9 e pure un calibro 223 e un calibro 50. A questo punto vi starete chiedendo: come è andata a finire? L’auto ha mantenuto le sue promesse? Se sì, c’è riuscita con tutti i colpi indirizzati contro la sua carrozzeria e contro i finestrini? Ovviamente non vi anticipiamo nulla, per non togliervi il gusto della sorpresa. Non vi resta che guardare il video, per avere le risposte sui livelli di protezione alle armi della Tesla Cybertruck. Buona visione!
