Tesla, presto potrebbe avere brutte notizie per i suoi dipendenti

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Un recente rapporto apparso su Bloomberg ha sollevato numerosi interrogativi sulla prospettiva di un’imminente serie di licenziamenti da parte di Tesla. La notizia giunge alla luce di un anno enigmatico per l’azienda di Elon Musk, un anno caratterizzato da tagli ai prezzi da parte del produttore americano di veicoli elettrici. Grande successo, record su record, ma non è tutto rose e fiori. Al contempo, restano tante le preoccupazioni riguardo a una possibile contrazione della domanda di veicoli elettrici. Quale futuro per il settore, ma soprattutto in Tesla?

Tesla, momento critico

I risultati finanziari del quarto trimestre del 2023 della società sono stati inferiori alle aspettative degli analisti, con una crescita dei ricavi limitata al 3%. Non solo: pare, infatti, che il volume della produzione necessaria di veicoli sarà inferiore nel corso del 2024. Sebbene la situazione relativa ai “tagli” non sia ancora chiara, sembra abbastanza chiaro che si stia per affrontare un’eventuale riduzione del personale in Tesla.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, i dirigenti in Tesla dovranno anche valutare in modo ancora più severo i propri dipendenti. Elon Musk ha spesso adottato un approccio da “tutto o niente” nei confronti dei suoi collaboratori, richiedendo un elevato grado di impegno, lo sappiamo. È anche accaduto che si sia proceduto con un licenziamento di massa tra l’80% e il 90% del personale complessivo, come nel caso di X (ex Twitter).

Tesla Model Y ed Elon Musk

Nonostante Tesla abbia da pochi anni ampliato il proprio organico, Bloomberg sottolinea che, data la prospettiva di una decelerazione delle vendite di veicoli, prezzi costantemente bassi e una domanda indebolita, i licenziamenti potrebbero diventare inevitabili.

Non finiscono qui le brutte notizie per Tesla. Hertz ha ceduto 20 mila veicoli elettrici, principalmente di marca Tesla, a causa degli elevati costi di riparazione e di pezzi di ricambio, oltre al deprezzamento del valore, che li rendevano un onere più che un valore aggiunto. Inoltre, un tribunale del Delaware ha concordato con alcuni azionisti che il recente pacchetto azionario di Musk è stato assegnato in modo non del tutto trasparente, mettendo a rischio un pagamento di 55 miliardi di dollari previsto per l’amministratore delegato.

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