Brutte notizie per un nome storico della gamma Ford. L’azienda americana ha ufficialmente annunciato la cessazione della produzione della Focus. Stiamo parlando di un’auto, per certi tratti leggendaria, con una lunga storia fatta di diverse generazioni e notevoli modifiche negli anni. L’assemblaggio della Focus, però, continuerà fino a metà del 2025. Dopo, sarà la fine un nome legato a un fiorente mercato, al mondo del Rally e a delle linee molto apprezzate.
Ma non è una brutta notizia che arriva da sola. La decisione drastica sulla Focus comporterà la chiusura dell’intero impianto di Saarlouis, in Germania. La mancanza di nuovi progetti, considerato che le nuove vetture elettriche saranno prodotte a Valencia, metterà a rischio molti posti di lavoro. Ford, infatti, ha deciso di ridimensionare drasticamente la sua forza lavoro.
Secondo il sindacato tedesco IG Metall, che ha negoziato gli accordi in merito con Ford, circa 3.500 dipendenti saranno oggetto dei tagli sul personale. Il totale attualmente impegnato di 4.500 operai nell’impianto vedrà quindi l’involuzione drastica della propria forza lavoro.
Circa mille lavoratori manterranno il loro impiego anche dopo il 2025, senza subire licenziamenti forzati, ma il destino a lungo termine della fabbrica resta evidentemente incerto. L’assenza della Focus sarà certa, il futuro di molte persone un po’ meno.
Entro il 2032, i dipendenti avranno l’opportunità di lasciare l’azienda con un accordo di buonuscita vantaggioso. Sarebbe stata questa la soluzione concordata dal sindacato, data la mancanza di alternative percorribili dalle parti in trattativa, come spiegato da Joerg Koehlinger, direttore distrettuale di IG Metall. “Non siamo riusciti a trovare la soluzione ottimale, quindi abbiamo optato per la seconda miglior opzione. Si tratta di rendere i tagli di posti di lavoro il più onerosi possibile per Ford”.
Fino all’ultimo momento, Ford ha cercato di garantire un futuro a Saarlouis, attraverso discussioni con BYD. L’azienda cinese stava cercando una sede europea per la sua fabbrica. Tuttavia, il gruppo orientale ha preferito costruire una nuova struttura in Ungheria, certamente a fronte di costi minori su tutta la linea.