Tesla vuole ampliare il suo stabilimento in Germania, un referendum dice “no”

Come tutti sappiamo le ambizioni di un imprenditore come Elon Musk per le aziende in cui è coinvolto, direttamente o indirettamente, sono notevoli. Non parliamo solo di spazio, con Space X, ma anche di industria automobilistica, e parliamo di Tesla. L’imprenditore americano ha obiettivi estremamente ambiziosi con una conseguente una considerevole pressione sui suoi team. Nel caso di Tesla, l’obiettivo è produrre 20 milioni di veicoli all’anno entro il 2030, il doppio di quanto il gruppo Volkswagen prevede.

Sebbene possa sembrare una follia, raggiungere questo obiettivo richiederà la costruzione di nuove fabbriche e un aumento significativo della produzione. Attualmente, questo obiettivo non è ancora stato raggiunto in Germania, dove la prima fase di 500.000 unità all’anno deve ancora essere convalidata. Tesla, infatti, ha l’intenzione di ampliare in modo significativo il sito per aumentare la capacità produttiva.

stabilimento Tesla in Germania

La settimana scorsa, però, è arrivato il verdetto per Tesla: il grande referendum nell’area di Grünheide, dove è situata la fabbrica, ha rivelato un forte dissenso tra i cittadini riguardo all’espansione di 170 ettari. I lavori prevedevano la distruzione di 100 ettari di foresta. Il voto ha registrato una partecipazione particolarmente alta.

Due terzi degli elettori hanno votato “no” al progetto del produttore americano. Il voto non ha valore legale, e la decisione finale spetta comunque al comune di Grünheide. Questo episodio avrà un notevole impatto mediatico per Tesla, anche se l’azienda può contare sull’appoggio del sindaco di Grünheide, Arne Christiani.

Tesla intende anche utilizzare la scelta di espansione sul territorio per il trasporto di parti e componenti direttamente via treno. Il tutto utile a ridurre l’impatto ambientale (soprattutto per la conseguente diminuzione del traffico su gomma).

stabilimento Tesla in Germania

Il sindaco ha chiarito che l’attuale piano di sviluppo, respinto dai residenti, dovrà essere rivisto. Le prossime decisioni sono previste per maggio. Fino ad allora, Tesla spera di non dover affrontare nuovamente problemi di carenza di componenti, come accaduto a causa della crisi nel Mar Rosso.

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