Toyota: “Con i materiali di un’elettrica potremmo fare 90 ibride”

Aiko Toyoda

Akio Toyoda, presidente di Toyota, non ha mai nascosto il suo disappunto verso le auto elettriche e, in generale, in Giappone l’adozione di questi veicoli è sempre stato molto cauto. Il Paese del Sol Levante vede infatti un numero davvero limitato di veicoli a batteria, sia per quanto riguarda la produzione che l’adozione. Nei prossimi mesi potrebbe smuoversi qualcosa grazie alla collaborazione tra Nissan e Honda, che intendono stringere una partnership per produrre auto elettriche e software per contrastare l’avanzata della concorrenza cinese.

Toyoda, che ha sempre espresso fiducia nel futuro dei motori a combustione interna (ICE) e ha evidenziato l’importanza di una strategia diversificata per l’azienda, sostiene che la decisione su quali veicoli produrre dovrebbe essere lasciata ai consumatori, piuttosto che essere dettata da normative.

Toyota: la produzione di una singola elettrica “costa” all’azienda 90 ibride

Toyota BZ4X

La casa automobilistica giapponese è convinta che il problema delle emissioni possa essere affrontato non solo con l’elettrico, ma anche attraverso veicoli ibridi e l’uso di idrogeno come carburante. Questo approccio ha permesso a Toyota di mantenere una posizione di leadership nella produzione automobilistica globale, con una preferenza marcata per i veicoli ibridi in molti mercati, tra cui l’Europa e, in particolare, l’Italia.

Toyota sta preparando il lancio del suo nuovo B-SUV B2ZX, ma mantiene la priorità sullo sviluppo di veicoli ibridi. Questa direzione è stata sottolineata da un documento inviato ai concessionari statunitensi la scorsa primavera, che enfatizza la strategia aziendale di privilegiare la vendita di ibridi rispetto ai modelli puramente elettrici, seguendo quella che è conosciuta come regola 1:6:90. Secondo Toyota, i materiali necessari per la produzione di un veicolo elettrico potrebbero essere utilizzati per realizzare sei ibridi plug-in o fino a novanta ibridi tradizionali.

L’azienda ha quindi constatato che i veicoli ibridi possono ridurre le emissioni di CO2 fino a 37 volte in più rispetto a un singolo veicolo elettrico, considerando l’intero ciclo di vita. Questa teoria è oggetto di discussione, contestata dagli ambientalisti che enfatizzano l’urgenza di un’impegno complessivo verso l’elettrificazione come strategia principale per ridurre l’impatto ambientale dell’industria automobilistica. Pare invece che non siano d’accordo gli ambientalisti che negli ultimi giorni hanno colpito duramente la Gigafactory Tesla di Berlino, che hanno dato fuoco ad un traliccio della corrente elettrica causando il black out della fabbrica.

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