Una Toyota Corolla GR a idrogeno liquido è stata sottoposta a un test in pista, sul Fuji Speedway di Oyama, per segnare una nuova tappa nello sviluppo di questa alimentazione. La casa giapponese, con la sana dose di realismo che da sempre la contraddistingue, punta a percorrere strade alternative nel processo di decarbonizzazione, anche se la classe politica europea, per furore ideologico, sembra appiattita su una sola ricetta, ignorando il principio di neutralità tecnologica.
Per fortuna la corsa verso altre soluzioni non si è fermata, sperando in un cambio di passo delle istituzioni comunitarie del Vecchio Continente e delle poche altre aree del mondo dove si ha un approccio monoculare.
Lo sviluppo della Toyota Corolla GR a idrogeno liquido è iniziato poco più di un anno fa. Ora il costruttore del Sol Levante ha svelato il modello così attrezzato, con la sua prima apparizione pubblica. Il test sul Fuji Speedway segna anche la prima esperienza in pista di un veicolo con questo tipo di alimentazione del marchio delle “tre ellissi“. Per il debutto, la scelta è caduta su un evento della serie Super Taikyu.
Gli esemplari del modello che gareggiavano in precedenza in questa categoria erano alimentati a idrogeno gassoso. La GR a idrogeno liquido ha disputato tre sessioni durante la giornata di prova. Il test ha simulato le condizioni reali di gara, inclusa la condivisione della pista con altre auto e il rifornimento entro tempi prestabiliti.
Il pilota Masahiro Sasaki spiega la sfida: “Stiamo cercando di creare un futuro per il motore a combustione interna sviluppando una tecnologia ritenuta irrealizzabile per le automobili, nel territorio inesplorato dei -253°C. Speriamo che il nostro agile sviluppo in pista acceleri la soluzione dei problemi e si ripercuota felicemente sulle vetture di tutti i giorni”.
Con lo sviluppo in corso, il team punta a competere nella stagione Super Taikyu 2023, che prenderà il via questo mese. L’obiettivo? Accelerare gli sforzi per espandere le opzioni di scelta ecologica. Rispetto all’idrogeno gassoso, quello liquido aumenta la densità di energia per unità di volume ed anche l’autonomia di guida. Si riduce così l’esigenza di serbatoi troppo capienti. Anche le stazioni di rifornimento possono essere rese più compatte. La liquefazione riduce inoltre i volumi richiesti per il trasporto. Nel futuro prossimo, Toyota cercherà di risolvere nel modo più brillante la sfida di mantenere la temperatura ultrabassa di -253°C durante il rifornimento e lo stoccaggio. Un nuovo fronte tecnologico si apre.