Un recente rapporto pubblicato da Public Citizen ha puntato il dito contro Toyota, accusandola di essere il maggiore sostenitore, all’interno del settore automobilistico, dei politici statunitensi che negano la crisi climatica.
Toyota, il più grande costruttore di automobili a livello globale genera gran parte dei suoi profitti dalla vendita di veicoli alimentati a benzina, una tecnologia che, sebbene redditizia, è tra le principali responsabili dell’inquinamento atmosferico e del cambiamento climatico.
I veicoli a benzina, tra cui anche le auto ibride, non solo compromettono la salute umana e ambientale, ma contribuiscono in modo significativo al riscaldamento globale. Le emissioni prodotte da queste auto sono dannose per ogni organo del corpo umano. Inoltre, il cambiamento climatico sta già esacerbando disastri naturali che minacciano di sfollare oltre un miliardo di persone in tutto il mondo.

Toyota, però, continua a investire risorse per sostenere i negazionisti del cambiamento climatico. Il rapporto di Public Citizen, intitolato “Guidare la negazione: come l’alleanza innaturale di Toyota con i negazionisti del clima minaccia il progresso climatico”, analizza le donazioni politiche effettuate negli ultimi tre cicli elettorali da parte dei produttori del settore automobilistico.
Lo studio rivela che Toyota non solo guida la classifica dei finanziatori di campagne negazioniste, ma che i suoi contributi sono in aumento, contrariamente ad altri produttori come Ford e General Motors, che stanno riducendo il loro supporto.

Secondo i dati raccolti, Toyota ha donato 810.000 dollari a 143 candidati al Congresso che negano o minimizzano l’emergenza climatica. Nel ciclo elettorale più recente, l’azienda ha stanziato 271.000 dollari per 62 politici con posizioni contrarie alle politiche sul clima. Questi contributi, seppur modesti rispetto al fatturato annuo di oltre 300 miliardi di dollari della casa giapponese, hanno avuto un impatto significativo, influenzando politiche chiave come le norme sui gas di scarico.
Nonostante la sua immagine di pioniere della sostenibilità, costruita con il successo iniziale della Prius e della tecnologia ibrida, Toyota si è allontanata da una reale transizione verso l’elettrificazione. I veicoli ibridi, pur rappresentando un passo avanti rispetto alle tradizionali auto a combustione, continuano a basarsi esclusivamente sulla benzina per il 100% della loro energia, un approccio insufficiente per affrontare le sfide climatiche attuali.