Una Suzuki Samurai che vola in pista. Non ci credi? Guarda il video

Suzuki Samurai
Screen shot da video Attack Official Movie Channel

La Suzuki Samurai è un fuoristrada compatto, pensato per la vita off-road. Questo modello, prodotto dal 1989 al 2003, si concede allo sguardo con una linea che lo fa immaginare in sentieri impervi e fangosi. Nessuno scommetterebbe un centesimo sulla sua capacità di trasformarsi in un’arma da pista…o quasi. L’esemplare protagonista del video mostra quanto ciò sia possibile. Ovviamente le modifiche apportate al mezzo non sono di piccolo conto.

Gli aggiornamenti hanno trovato terreno di espressione sul telaio e sulle sospensioni, sottoposti a significative revisioni. Le ruote hanno altro profilo e misure ed anche le carreggiate sono più larghe. Il motore è completamente diverso da quello di serie. Non sappiamo cosa pulsi sotto il cofano, ma il sound acuto e il fischiettio di scarico lasciano immaginare la presenza di un propulsore sovralimentato molto potente. Anche l’accelerazione messa in mostra e le velocità raggiunte sono lontane anni luce da quelle del mezzo iniziale. Purtroppo nessun dettaglio trapela su questo tuning della Suzuki Samurai.

L’auto lascia a bocca aperta per il modo con cui affronta il nastro d’asfalto del circuito giapponese di Tsukuba, durante un evento Time Attack. Come dicono i colleghi di Carscoops, fra i cordoli di quel tracciato si esprime con una fluidità sconosciuta ad alcune sportive di epoca successiva. Incredibile come non mostri segni di rollio e beccheggio, pur avendo un baricentro alto. Pare, inoltre, che il pilota non fatichi a farla curvare o a tenerla in strada. Dalle immagini si vede il poco lavoro sullo sterzo. Ciò lascia immaginare la qualità degli interventi messi in atto da chi si è intestato questa elaborazione. Addirittura la vettura sembra pure divertente, a dispetto del suo look.

Certo, in questa configurazione penso che la Suzuki Samurai non sia più adatta al fuoristrada, missione per la quale era stata concepita. Poco importa: chi ci ha lavorato sopra ha pensato soltanto a renderla efficace in pista, ottenendo dei risultati sbalorditivi. Il suo tempo sul giro lo testimonia: 1’12″056. La Renault Megane R.S. 265 Trophy è più avanti di 5 secondi: non un’eternità, considerata la diversa matrice dei due modelli.

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