Yudo Yuntu, in arrivo la city car elettrica cinese in Italia

Yudo Yuntu

La piccola autovettura cinese è stata presentata nel febbraio 2023 in terra natia. Non è esattamente nuovissima la Yudo Yuntu, il crossover compatto completamente elettrico che potrebbe sbarcare a breve anche in Italia. Di che si tratta e perché potrebbe essere un competitor impegnativo per molte europee?

Partendo dal marchio, appunto, Yudo: si tratta di un marchio di proprietà di Yudo New Energy Automobile, un’azienda di recente costituzione. Infatti, la casa cinese è stata fondata nel 2015 e, fino al 2022, offriva solo la minicar elettrica Pi 1 Lite. Solo a febbraio dello scorso anno l’azienda ha lanciato la Yuntu, il suo secondo modello, una city car.

Yudo Yuntu

Il design della Yuntu segue lo stile tipico dei crossover compatti. Dettagli distintivi del modello sono i passaruota neri, telai dei finestrini neri e cerchi in lega sportivi. La vettura è lunga 4 metri, larga 1,6 metri e alta 1,7 metri, con un passo di 2,48 metri. Un mezzo, tutto sommato, molto contenuto nelle dimensioni.

Disponibile in cinque colori, la Yuntu può essere personalizzata con adesivi tematici applicati direttamente nella realizzazione in fabbrica. L’infotainment è affidato a un sistema all’avanguardia con sistema operativo Amber OS, processore Octa-Core Qualcomm Snapdragon e un assistente digitale 3D chiamato Mecha Rabbit. Tutto un pacchetto tecnologico che, notoriamente, appartiene all’industria cinese.

L’abitacolo offre un’ampia gamma di comfort e tecnologie, tra cui sedili in finta pelle, ricarica wireless e un quadro strumenti con grafiche accattivanti e colorate. La Yudo Yuntu è equipaggiata con un motore elettrico da 95 CV e 165 Nm di coppia, ed è disponibile con due possibili scelte per le batterie: 32 kWh per un’autonomia di 320 km o 41,7 kWh per un’autonomia di 415 km.

Yudo Yuntu

Il sito web di Yudo (nella versione italiana del portale) riporta un “coming soon” per la Yuntu, il che fa pensare che l’arrivo nel nostro Paese possa essere davvero imminente. Non si conoscono ancora i prezzi e gli allestimenti per il mercato italiano. Ci si aspetta però un prezzo più alto rispetto a quello cinese a causa delle tariffe doganali europee. Si può considerare come l’ennesimo veicolo dell’invasione di “auto cinesi low cost”.

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