Le rinunce aziendali si pagano caro, anzi carissimo. Apple, infatti, ha tagliato oltre 600 posti di lavoro, principalmente nel reparto che si occupava del progetto di auto a guida autonoma, in California. La notizia è arrivata dopo alcune indiscrezioni che hanno dato per “abortito” il progetto del colosso statunitense.
I licenziamenti della Mela morsicata avverranno a maggio e coinvolgeranno ben 614 dipendenti, come comunicato dal dipartimento statale per l’occupazione. La misura resta comunque un evento raro per Apple, che negli ultimi anni ha evitato tagli a differenza di altri colossi del settore tech.
Il CEO di Apple, Tim Cook, aveva dichiarato lo scorso anno che i licenziamenti sarebbero stati l’ultima spiaggia, l’estrema ratio. Eppure, il 2024 ha già visto oltre 50 mila tagli nel settore, con aziende come Amazon, Google, Microsoft, Snap e PayPal che hanno ridotto il proprio, non più fiorente, organico.
Apple, con un capitale umano globale di circa 161.000 dipendenti, ha licenziato in proporzione meno dei suoi concorrenti. Ma si tratta pur sempre di teste che saltano. Secondo alcuni analisti, la scelta non è dettata da necessità di efficienza, ma da un cambiamento di focus strategico. Sarebbero altre le aree emergenti di sviluppo, come ad esempio l’intelligenza artificiale.
Il progetto di auto a guida autonoma di Apple, avviato ormai nel 2014, era costato già allora miliardi di dollari per le aree di ricerca e sviluppo. Tuttavia, la produzione di un veicolo completo era ancora lontana e l’azienda ha deciso di spostare le sue risorse. Saranno altre le destinazioni strategiche dei fondi del colosso americano.
La Apple ha cambiato più volte direzione in corso d’opera. In passato ha abbandonato progetti come il tablet Newton e la TV Apple. Siccome, però, l’azienda è nota anche per la sua estrema “cultura del segreto”, non ha mai commentato ufficialmente l’esistenza del progetto sulla guida autonoma.