Cina, come sta riuscendo a dominare il mercato delle elettriche

Negli ultimi anni la Cina ha saputo cogliere l’occasione dell’elettromobilità, trasformandosi quasi immediatamente in un leader di settore.
Cina, come sta riuscendo a dominare il mercato delle elettriche

Solo un decennio fa, la sola idea di acquistare un’auto cinese (una qualunque) era impensabile. Opinione comune era quella che relegava questi veicoli a un mondo dominato da scarsa qualità, design imitativi e tecnologie obsolete. Tutta una serie di caratteristiche molto negative per i consumatori. Negli ultimi anni, però, la Cina ha saputo cogliere l’occasione dell’elettromobilità, trasformandosi quasi immediatamente in un leader di settore.

Perché, concretamente, è arrivato il successo cinese? Partendo da concetti economici di base, l’aumento del potere d’acquisto dei consumatori cinesi ha alimentato, rapidamente, la domanda di auto elettriche. L’intervento dello Stato, con il governo cinese pronto a investire ingenti risorse, ha garantito grande sviluppo di tecnologie e infrastrutture per i veicoli elettrici.

La Cina sta portando avanti una produzione altamente competitiva, capace di mantenere prezzi accessibili, prima di tutto grazie alle materie prime “vicine”. I costruttori cinesi stanno inoltre sviluppando batterie più efficienti e sistemi di guida autonoma direttamente concorrenti a quelle sviluppate da anni altrove.

Ma anche l’occhio vuole la sua parte. Contrariamente a quanto si possa credere (e basta una breve ricerca per ricredersi) i modelli cinesi non sono più imitazioni, ma presentano un design originale e ricercato. Uno sguardo a BYD, fondata in un’altra epoca, nel 1995, dà modo di riflettere sulle ambizioni cinesi.

Si tratta di un’azienda che ha saputo imporsi come uno dei principali costruttori di veicoli elettrici al mondo. Ampia gamma di modelli, dalle auto elettriche agli autobus, puntando forte su innovazione, convenienza e sostenibilità. Il successo di BYD, come di altri costruttori cinesi, è una concreta minaccia per i marchi occidentali, marchi che stanno dipendendo dalle batterie, comunque, cinesi, nella maggioranza dei casi.

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Le sfide che non vanno perse per Europa e Stati Uniti sono molteplici. È necessario rimanere competitivi in termini di prezzo, trovando modi per ridurre i costi di produzione; serve crescere sule tecnologie innovative investendo in ricerca e sviluppo; in ultimo, ma non meno importante, serve comprendere le esigenze del mercato cinese per contrastare i marchi cinesi in casa, conquistando proprio i consumatori locali.

In conclusione, ci sono altri fattori che risultano ancora difficili da contrastare. In Cina, per esempio, sono molto popolari i veicoli elettrici, anche in formato “micro”, a bassa velocità, un’alternativa economica e conveniente alle auto tradizionali. Una mobilità che, ancora, nei mercati occidentali, stenta a rivaleggiare con la scelta di veicoli grandi e rapidi.

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In seconda battuta, l’arrivo di nuovissime supercar elettriche cinesi che possono competere con i modelli occidentali, può diventare una vera spina nel fianco di molti grandi marchi occidentali affermati. Tante sfide per il futuro, ma un “mondo cinese” è alle porte, se non vogliamo ammettere che sia già questo che stiamo vivendo.

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