Ferrari LaFerrari: 10 anni per l’hypercar ibrida più bella

Ferrari LaFerrari

Il tempo passa anche per i miti, ma i mesi scorrono senza lasciare rughe sulla loro pelle. Sembra ieri, ma sono trascorsi oltre 10 anni dal debutto in società della Ferrari LaFerrari. In attesa della sua erede, ormai prossima al lancio, resta l’espressione più prestazionale della stirpe di hypercar del “cavallino rampante”, aperta dalla GTO e proseguita con le varie F40, F50 ed Enzo. Ancora oggi le sue performance e il suo stile sono di riferimento.

La spinta di questa “rossa”, poi proposta anche in versione Aperta, è affidata a un motore V12 da 6.3 litri e 800 cavalli, abbinato a un sistema di recupero di energia HY-KERS, che aggiunge ulteriori 163 cavalli alla dotazione, per una potenza combinata di 963 cavalli, su un peso a secco di 1255 chilogrammi.

Incredibili le cifre dinamiche della Ferrari LaFerrari, che brucia il passaggio da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, scatta da 0 a 200 km/h in meno di 7 secondi e supera la soglia dei 300 km/h dopo soli 15 secondi, per fiondarsi in un attimo verso la velocità massima di oltre 350 km/h. Il telaio di questa “rossa” è in fibra di carbonio e kevlar, come la carrozzeria, in un quadro costruttivo votato all’eccellenza.

Curati in modo maniacale i flussi, con risultati di straordinario spessore sul piano aerodinamico, specie sul fronte della deportanza, che raggiunge livelli da primato senza far ricorso ad appendici alari fisse o antiestetiche. A smorzare le danze di questo missile ruotato provvedono dei freni Brembo in materiale carbo-ceramico, dal forte mordente e di grande resistenza al fading.

Ferrari LaFerrari

La Ferrari LaFerrari si è incisa nel cuore della gente e nella storia più nobile della casa di Maranello. Alimentata da un desiderio insaziabile di perfezione e potenza, è stata una visione realizzata, l’incarnazione del sogno di coloro che pensano alle vetture come ad opere d’arte in movimento. Il suo nome all’apparenza potrebbe sembrare ridondante, ma in realtà è l’emanazione della missione assegnata ai progettisti: creare la Ferrari definitiva.

Nel 2013 questa creatura è sbucata dagli stabilimenti di Maranello, con un cuore meccanico degno dei musei dell’automobilismo. In lei si fondono forma e funzione, passione e tecnologia. Ogni colpo d’acceleratore è un bacio appassionato scagliato contro il vento. Le linee scolpite della carrozzeria sono come una poesia visiva, uno schema di curve e angoli che si fondono in una sinergia perfetta.

Flavio Manzoni ha scolpito la Ferrari LaFerrari con maestria, unendo lo stile all’efficienza. Ogni curva è stata pensata per convogliare l’aria in modo armonico, per conferire stabilità a velocità stratosferiche. Questa “rossa” brilla come una stella ardente e risveglia gli istinti primordiali di adrenalina e velocità. È un esempio di ingegneria sofisticata, dove ogni componente è stato progettato per massimizzare le prestazioni.

Con l’hypercar emiliana si compie una simbiosi perfetta tra uomo e macchina, una danza sinfonica di potenza e controllo. Anche se il tempo scorre, LaFerrari mantiene immutato il suo fascino. Del resto, è un’icona senza tempo che continua a incantare le menti e i cuori di chiunque abbia la fortuna di incrociare la sua strada. È un’opera d’arte, un’emozione, un simbolo di perfezione meccanica, un’ode alla passione e all’ingegno italiano, che regala emozioni irresistibili. Oggi come allora.

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