Le prime indiscrezioni sulla nuova Fiat 500, city car del marchio torinese e icona dell’automobilismo italiano, stanno iniziando a fare circolare. Questa city car resterà in produzione fino al 2026, di conseguenza il lancio del nuovo modello potrebbe arrivare nel corso del 2027. Considerando il calo di vendite registrato negli ultimi tre anni, soprattutto con la versione elettrica 500e che ha visto un crollo del 55% nel mercato italiano (ma resta tra le più vendute in Europa) e che non ingrana negli Stati Uniti, è necessario un cambiamento.
Fiat 500: la nuova generazione potrebbe essere più grande e, inizialmente, soltanto ibrida
Secondo quanto appreso sul forum di Autopareri, è in arrivo un’evoluzione radicale per la prossima 500, in versione ibrida, che includerebbe un significativo aumento delle dimensioni, passando da un layout a 3 porte a uno a 5 porte. Negli ultimi anni le vetture compatte sono state spesso messe da parte dalle case automobilistiche a causa dei costi elevati, margini ridotti e problematiche nell’adeguamento alle normative europee, spingendo verso una tendenza di veicoli in versioni “extralarge”.
Questa tendenza si rifletterà anche nella nuova Fiat Panda 2024, che si trasformerà in un B-SUV, e nella Lancia Ypsilon, la cui nuova versione verrà svelata il 14 febbraio, significativamente più lunga del modello precedente. Con la nuova 500 Fiat mira a intercettare i clienti della vecchia Ypsilon, ancora molto apprezzata dagli automobilisti ma che uscirà di produzione a breve, che potrebbero non apprezzare la nuova generazione del modello, offrendo loro un’alternativa leggermente più compatta.
Attualmente la Fiat 500 ha una lunghezza di 3,57 metri, mentre la versione elettrica raggiunge i 3,63 metri. Non è improbabile che la nuova 500 del 2027 superi queste dimensioni, arrivando a circa 3,7/3,8 metri per facilitare l’accesso e l’uscita ai passeggeri dai sedili posteriori. Per quanto riguarda, invece, la nuova generazione della versione elettrica della city car, negli ultimi mesi si parlava addirittura di uno slittamento al 2030. Non ci resta che attendere e vedere quali dettagli emergeranno nei mesi a venire.