Ford, ecco come il colosso potrebbe perdere 40 miliardi di vendite

Le preoccupazioni di Ford in un momento particolare: aumento dei prezzi del gas, inflazione e carenza di chip, ma soprattutto ascesa cinese.
Ford preoccupata per il dominio cinese

Il CEO di Ford, Jim Farley, ha lanciato senza mezzi termini un avvertimento a tutti i costruttori occidentali. In poche parole, il concetto è: se le case automobilistiche non saranno in grado di competere con la Cina nel mercato dei veicoli elettrici, potrebbero perdere “fino al 30% delle loro entrate”.

Ford preoccupata per il dominio cinese

La dichiarazione, ormai invecchiata di due mesi, assume ancora più concretezza adesso che si assiste all’implosione delle vendite di veicoli elettrici, alle recenti scarse performance di Tesla e all’ascesa delle società cinesi di auto elettriche. Non è un mistero che queste ultime possano conquistare importanti quote di mercato nel Regno Unito, nell’Unione europea e negli Stati Uniti.

Molti costruttori cinesi di auto elettriche godono di due grandi vantaggi. In primis, costi di produzione inferiori, dovuti a un costo del lavoro più basso e un accesso più facile alle materie prime per la produzione di batterie, in particolare il litio e il cobalto. BYD, ad esempio, è in grado di vendere automobili elettriche per meno di 15 mila dollari, un prezzo che nessun produttore occidentale può eguagliare.

BYD, Ford preoccupata per il dominio cinese

In secondo luogo, la Cina ha il più grande mercato automobilistico del mondo, con numeri che si aggirano intorno ai 25 milioni di veicoli venduti all’anno. Non può che essere un terreno fertile per crescita e innovazione nel settore. Le aziende cinesi si basano già molto sulle vendite interne per la propria crescita e per testare nuove tecnologie.

Quanto al resto dei mercati, la crescita delle vendite di veicoli elettrici ha subito un rallentamento nel 2023. Abbiamo assistito all’aumento dei prezzi del gas, l’inflazione e la carenza di chip, quest’ultimo forse il “tema dei temi” che coinvolge la questione taiwanese e le aspirazioni cinesi. Tutta una congiuntura economica altamente problematica per ogni soggetto concorrente per la Cina.

Le dichiarazioni dalla Ford arrivano in un momento di concorrenza sempre più agguerrita da parte di costruttori tradizionali come GM e VW, oltre che da aziende cinesi come BYD e Xpeng. Il colosso americano, inoltre, ha avuto problemi nel lancio di modelli elettrici, modelli che hanno sofferto di ritardi nella produzione, problemi di qualità e prezzi elevati.

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