Tesla, trimestre nero a livello globale, calo delle vendite e del prezzo delle azioni

produzione in stabilimento tesla

Il primo trimestre del 2024 è stato a dir poco preoccupante per Tesla. Le vendite sono crollate di oltre dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, segnando il primo calo annuale dal 2020 e le peggiori vendite dal 2022. D’altronde, è utile osservare l’andamento della casa automobilistica di Elon Musk considerando la base annua del 2020, anno identificabile di inizio “scalata”.

tesla 3 performance

Si tratta del numero più basso di consegne in un trimestre in oltre un anno. I dati pubblicati ieri hanno fatto tremare gli investitori, con un crollo del prezzo delle azioni del 5% e un valore aziendale evaporato di 34 miliardi di dollari.

Come mai il marchio che sembra collezionare successi sta assistendo a un importante calo delle vendite? Sono tanti e diversi i fattori determinanti per Tesla. In primis, l’arrivo del nuovo modello 3, dato che l’auto aggiornata ha causato un rallentamento della produzione, con conseguenti ritardi nelle consegne. Per non parlare della crisi del Mar Rosso, con gli attacchi Houthi e l’incendio doloso alla Gigafactory di Berlino che hanno avuto un impatto negativo sulla produzione e sulla logistica. L’immagine di Tesla, inoltre, ha subito uno smacco a causa del ritiro del software di guida assistita “Autopilot” per oltre 2 milioni di auto, con conseguente incertezza tra i consumatori.

tesla model 3

Tesla, inoltre, ha dovuto affrontare diverse sfide negli ultimi mesi. L’aumento della concorrenza, con l’arrivo, almeno nei maggiori mercati, di Lucid e Rivian con prodotti innovativi e competitivi. Ancora oggi, non mancano segnalazioni di problemi di qualità con la Model Y e l’aumento dei prezzi delle materie prime ha ostacolato una rapida e sostenibile produzione di veicoli del marchio.

L’azienda americana ha tagliato i prezzi della Model 3 e della Model Y per renderle più accessibili ai consumatori. Ma non solo: sembra che Tesla stia lavorando su un modello entry-level, la Model 2, con un prezzo base di circa 25mila euro che potrebbe attirare nuovi clienti.

Il futuro di Tesla rimane incerto. Di certo non sarà facile mantenere alta la fiducia dei consumatori. Questo trimestre nero a livello globale è un campanello d’allarme, ma non è certo una sentenza di morte.

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